Pestaggi in carcere, il detenuto si scusa: «Ho accusato la direttrice, ma a picchiare era stata la commissaria»

Pestaggi in carcere, il detenuto si scusa: «Ho accusato la direttrice, ma a picchiare era stata la commissaria»

Vincenzo Cacace, ex detenuto disabile tra le vittime dei pestaggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, corregge il tiro. L'uomo aveva rivelato che, tra gli autori delle violenze sui detenuti, c'era anche la direttrice del carcere, Elisabetta Palmieri. La donna, però, non c'entra nulla, come ha spiegato lo stesso Cacace.

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«Non posso ripensarci, vado al manicomio. Secondo me erano drogati, erano tutti con i manganelli, anche la direttrice», aveva rivelato Vincenzo Cacace. L'ex detenuto del carcere campano, però, ha rettificato dopo qualche ora: «Nella foga del racconto mi sono confuso, ho detto direttrice ma volevo dire la commissaria. Dopo aver visto quei video la testa mi si è scombussolata, chiedo scusa alla direttrice se mi sono confuso tirando in ballo lei che non c'era».

La versione (corretta) di Vincenzo Cacace è stata confermata anche dal Garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello. «La direttrice del carcere di Santa Maria Capua Vetere era in malattia il 6 aprile 2020, giorno in cui venne disposta la perquisizione straordinaria, e lo è stata anche nelle successive settimane, quindi non poteva essere lei quella sera ad essere stata vista con il manganello in mano», ha spiegato Ciambriello. Al posto di Elisabetta Palmieri, infatti, in quei giorni c'era la reggente Maria Parenti (tra gli indagati). Il Garante dei detenuti ha poi aggiunto: «È probabile che l'ex detenuto si riferisse ad un'ispettrice della Polizia Penitenziaria».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Luglio 2021, 19:56
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