Carapezza Guttuso, morto l'erede del pittore di Bagheria: «Grande sensibilità per la cultura». Aveva 68 anni

Fu nominato suo erede sul letto di morte da Renato Guttuso, e la questione fu al centro di una lunga controversia giudiziaria con Marta Marzotto

Carapezza Guttuso, morto l'erede del pittore di Bagheria: «Grande sensibilità per la cultura». Aveva 68 anni

di Redazione web

Fabio Carapezza Guttuso, il figlio adottivo di Renato Guttuso, celebre pittore siciliano, è morto all'età di 68 anni. Prefetto e uomo di cultura, l'uomo era l'erede del pittore, questione finita al centro di una lunga vicenda giudiziaria, che lo ha visto contrapporsi a Marta Marzotto. Guttuso, originario di Bagheria e morto a Roma il 18 gennaio 1987, poco prima di morire, infatti, aveva adottato Fabio Carapezza, divenuto suo legittimo erede dopo la sua dipartita.

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Una lunga controversia

Solo nel 2001, 14 anni dopo la morte del pittore, la Corte di Cassazione ha scritto la parola fine alla querelle giudiziaria, dando ragione a Carapezza, adottato dal pittore, già gravemente malato, nell'ottobre del 1986 che sul letto di morte, lo aveva designato suo erede legittimo, quando aveva 32 anni.

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Vita per la cultura

Fabio Carapezza Guttuso, dirigente del ministero dell'Interno, fu collocato fuori ruolo e assegnato al ministero della Cultura, destinazione coerente con i suoi interessi incentrati soprattutto sull'arte e sulla valorizzazione del patrimonio artistico di Guttuso.

Era stato anche membro della commissione per il ripristino dei danni subiti dalla Galleria degli Uffizi e dall'Accademia dei Georgofili a Firenze dopo l'attentato del 27 maggio 1993. Qualche anno fa Carapezza aveva curato una grande mostra su Guttuso a villa Cattolica di Bagheria, dove l'artista è sepolto.

 

Ricordo commosso

L'ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando lo ricorda con partecipazione su Twitter: «Una commossa partecipazione al grande dolore dei familiari e di quanti hanno conosciuto e apprezzato il prefetto Fabio Carapezza Guttuso che ha anche guidato il Teatro Massimo di Palermo, confermando professionalità, sensibilità e attenzione per la cultura di Palermo e dell'intero Paese».


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 15:09
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