Carabiniere ucciso, gli inquirenti: «Cerciello aveva dimenticato la pistola ma era in servizio»

Carabiniere ucciso, gli inquirenti: «Cerciello aveva dimenticato la pistola ma era in servizio»
«Mario Cerciello Rega non aveva la pistola, l'aveva dimenticata, è stata probabilmente una dimenticanza, ma ciò non toglie che non aveva alcuna possibilità di reagire». Lo dicono i carabinieri in conferenza stampa sul caso del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega ucciso alcuni giorni fa a Roma. «Non immaginavano di trovarsi di fronte una persona con un coltello di 18 centimetri, e non si aspettavano neanche di essere aggrediti nel momento in cui si qualificavano come carabinieri», ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri Gargaro.​

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«La pistola l'abbiamo trovata nel suo armadietto in caserma e il motivo perché fosse lì lo sa solo lui. L'unica cosa che sappiamo è che aveva con sé le manette e che era in servizio. Varriale invece aveva l'arma e gli è stata subito presa per esaminarla dopo il fatto». Lo ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Roma, Francesco Gargaro, nella conferenza stampa sull'omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega.

Che poi ha aggiunto: «Prima di prendere servizio, la notte tra giovedì e venerdì scorsi, Mario Rega Cerciello ha portato il gelato ai colleghi in caserma ed è poi salito sull'auto civetta insieme al carabiniere Andrea Varriale, come lui in borghese. Con sé aveva solo le manette, la pistola la troveranno poi a tragedia avvenuta nel suo armadietto». Lo ha detto il colonnello Francesco Gargaro durante la conferenza stampa appena conclusa a San Lorenzo in Lucina nel ricostruire la dinamica dei fatti che hanno poi portato all'omicidio del militare 35enne.


«Gli indiziati sono stati individuati e interrogati dai magistrati nel rispetto della legge». Così il procuratore aggiunto di Roma, Michele Prestipino, durante la conferenza stampa sul caso dell'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega. «Gli interrogatori sono stati effettuati con tutte le garanzie difensive - spiega -, alla presenza dei difensori, dell'interprete e previa lettura di tutti gli avvisi di garanzia previsti dalla legge. Gli interrogatori sono stati anche registrati».

Prestipino: «Foto bendato? Agiremo con rigore». Accerteremo i fatti «senza alcun pregiudizio e con il rigore già dimostrato da questa procura in altre analoghe vicende». Lo ha detto il procuratore aggiunto di Roma Michele Prestipino nella conferenza stampa sull'omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega in merito alla foto di Natale Hjorth bendato e ammanettato. «La procura - ha aggiunto - ha già avviato le indagini per accertare quanto accaduto, per consentire la più adeguata qualificazione giuridica e per individuare tutte le responsabilità».

Il comandante provinciale dei carabinieri. «Stop presunte ombre e misteri». «Vorrei esprimere disappunto e dispiacere per le ombre e i presunti misteri che sono stati sollevati e diffusi in merito a questa vicenda».
Lo ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Roma, Francesco Gargaro, nella conferenza stampa sull'omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega. «La ricostruzione attenta e scrupolosa ha dimostrato la correttezza e regolarità di questo intervento - ha sottolineato -, analogo e ricorrente nella città di Roma».

Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Luglio 2019, 13:50
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