I capresi conoscono quel piccolo spazio di sabbia come la “spiaggia di Zi Ciccio”, il nonno di Leonardo Rusciano. Una famiglia da sempre legata alla balneazione e anche ai bambini delle colonie estive, che vengono qui a cercare refrigerio. Anche ieri ce n’erano una quindicina in acqua quando a un tratto, dalla strada di Marina Grande, è venuto giù l’inferno. In pieno Paradiso.
Un bus di linea, di quelli piccoli perché a Capri gli autobus di città non sono adatti alle stradine dell’isola, è precipitato con tutti i suoi passeggeri proprio all’ingresso del famoso lido “Le ondine” di Marina Grande. L’autista purtroppo è morto, alla fine si sono contati 23 feriti di cui alcuni gravi e trasportati in eliambulanza al Cardarelli e all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli.
«Penso che San Costanzo ci abbia fatto la grazia - spiega Leonardo Rusciano - quel vialetto su cui è precipitato il bus è la strada d’accesso alla nostra spiaggia. Di lì, tempo una ventina di minuti, sarebbero passati i bambini per guadagnare l’uscita alla fine dell’ora. Sarebbe stata una strage. Nella disgrazia, è stato un miracolo».
Il conducente, Emanuele Melillo di 33 anni, sembra abbia avuto un malore.
Proprio l’ipotesi della fatalità viene condivisa da tutti: «In quel punto di strada si va piano, il bus ha fatto un volo di 5 metri dopo aver rotto la ringhiera: proprio come se non avesse più controllo», dicono i capresi. Sono sotto shock, mai visto niente di simile prima. Le immagini potrebbero essere state immortalate dalle telecamere di vigilanza della vicina caserma della Guardia di Finanza: saranno fondamentali per stabilire la dinamica dell’incidente.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Luglio 2021, 07:36
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