Tra novità e conferme, si è concluso anche il penultimo passaggio necessario prima delle consultazioni: la scelta dei presidenti dei gruppi parlamentari. Fra i partiti maggiori c’è chi ha scelto la continuità. Lo hanno fatto per esempio Fratelli d’Italia e Lega che hanno confermato i nomi della passata legislatura e lo ha fatto anche il Pd, tornando a scegliere una guida tutta femminile. Tutte new entry invece i nomi di Forza Italia. La fedelissima di Berlusconi Licia Ronzulli, dopo il no di Meloni all’ingresso nel governo, guiderà il gruppo azzurro al Senato, mentre alla Camera la scelta è caduta su Alessandro Cattaneo. Per il Movimento 5 stelle c’è la conferma di Francesco Silvestri a Montecitorio e l’ingresso di Barbara Floridia alla guida dei senatori. Il gruppo Iv-Azione aveva già indicato Raffaella Paita capogruppo al Senato, mentre Matteo Richetti è il capogruppo alla Camera.
Oggi andrà invece sciolto il nodo delle vicepresidenze delle due Camere. E non mancano le polemiche. Calenda, dopo un aspro confronto col suo alleato Renzi, ha annunciato che i suoi non parteciperanno al voto perché «Pd e M5S hanno già un accordo di spartizione».
Fonti di FI hanno subito smentito, dicendo che le parole del Cav si riferiscono a una vicenda del 2008. Ma le opposizioni sono andate subito all’attacco, parlando di «parole gravissime» e di un «partito allo sbando». Gelo da parte degli alleati.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Ottobre 2022, 06:00
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