Capigruppo, conferme e new entry. Berlusconi, scoppia il caso: «Ho riallacciato con Putin»

Capigruppo, conferme e new entry. Berlusconi, scoppia il caso: «Ho riallacciato con Putin»

di Alessandra Severini

Tra novità e conferme, si è concluso anche il penultimo passaggio necessario prima delle consultazioni: la scelta dei presidenti dei gruppi parlamentari. Fra i partiti maggiori c’è chi ha scelto la continuità. Lo hanno fatto per esempio Fratelli d’Italia e Lega che hanno confermato i nomi della passata legislatura e lo ha fatto anche il Pd, tornando a scegliere una guida tutta femminile. Tutte new entry invece i nomi di Forza Italia. La fedelissima di Berlusconi Licia Ronzulli, dopo il no di Meloni all’ingresso nel governo, guiderà il gruppo azzurro al Senato, mentre alla Camera la scelta è caduta su Alessandro Cattaneo. Per il Movimento 5 stelle c’è la conferma di Francesco Silvestri a Montecitorio e l’ingresso di Barbara Floridia alla guida dei senatori. Il gruppo Iv-Azione aveva già indicato Raffaella Paita capogruppo al Senato, mentre Matteo Richetti è il capogruppo alla Camera.

Oggi andrà invece sciolto il nodo delle vicepresidenze delle due Camere. E non mancano le polemiche. Calenda, dopo un aspro confronto col suo alleato Renzi, ha annunciato che i suoi non parteciperanno al voto perché «Pd e M5S hanno già un accordo di spartizione».

Ma protagonista della giornata è stato ancora una volta Silvio Berlusconi che, nonostante la tregua continua a tenere sulla corda Giorgia Meloni. Da un lato insiste per piazzare Casellati alla Giustizia, nonostante la resistenza già espressa dalla leader di FdI. Per ora Meloni evita di gettare benzina sul fuoco e sceglie il silenzio, ma a frenare c’è La Russa: «Non c’è solo il ruolo di ministro della Giustizia, Casellati può avere diversi ruoli». A mettere a disagio Giorgia Meloni ci sono soprattutto le parole del Cav all’assemblea dei parlamentari azzurri. Berlusconi avrebbe detto di essere «preoccupato per la guerra» e confessato di aver «riallacciato i rapporti con Putin» che gli avrebbe regalato «20 bottiglie di vodka per il compleanno», accompagnate da «una lettera dolcissima», da lui ricambiate con del «Lambrusco e una lettera altrettanto dolce».

Fonti di FI hanno subito smentito, dicendo che le parole del Cav si riferiscono a una vicenda del 2008. Ma le opposizioni sono andate subito all’attacco, parlando di «parole gravissime» e di un «partito allo sbando». Gelo da parte degli alleati.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Ottobre 2022, 06:00
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