Sardegna, supermercati e benzinai presi d'assalto per due audio su whatsapp: «In arrivo uno sciopero che paralizzerà l'Isola»

In Sardegna scoppia la psicosi generale per lo sciopero degli autotrasportatori

Sardegna, supermercati e benzinai presi d'assalto per due audio su whatsapp: «In arrivo uno sciopero che paralizzerà l'Isola»

Scene da inizio lockdown. Supermercati presi d'assalto, carrelli pieni, scaffali vuoti e lunghe file fuori dai market. Ma non solo. Anche code chilometriche ai benzinai per fare rifornimento in attesa di uno sciopero generale di 15 giorni degli autotrasportatori. Tutta colpa di due messaggi audio che hanno iniziato a circolare su Whatsapp creando il panico. 

Caro benzina, da lunedì 14 marzo sciopero autotrasportatori

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Questa volta la psicosi collettiva è dovuta a due messaggi che circolano su Whatsapp, nel quale si parla di uno sciopero degli autotrasportatori di 15 giorni. «Al momento non ci sono assolutamente problemi di approvvigionamenti», precisano i responsabili della grande distribuzione, come riporta La Nuova Sardegna.

«Signori buongiorno, sappiate che da lunedì i camionisti incroceranno le braccia per quindici giorni, quindi organizzatevi perché presto non arriverà più merce da nessuna parte. Fatevi subito la spesa, non è uno scherzo, ma una cosa serissima», dice un presunto autotrasportatore su Whatsapp.

Come riportano i quotidiani sardi, gli autotrasportatori, dopo una riunione a Tramatza (Oristano), hanno annunciato davvero uno sciopero: «Da lunedì ci fermiamo, siamo in 350. Non sappiamo quando riprenderemo a fare consegne, prima dovranno accogliere le nostre richieste: la defiscalizzazione del gasolio, a 2,50 euro al litro non si può lavorare.

Lo stop inizierà all’alba, faremo ciò che è opportuno fare per noi stessi e per tutti i sardi», spiega un autotrasportatore di Sassari, Franco Funedda, a Casteddu Online.

Lo sciopero, dunque, è previsto. Ma l'allarmismo creato e il panico scoppiato in tutta la Sardegna non ha senso di esistere. Per quanto riguarda l'audio che invita i cittadini ad andare a fare scorte di cibo, il segretario della Filt Cgil Arnaldo Boeddu, infatti, ha spiegato: «Si tratta di un messaggio di un lavoratore disperato che sta annunciando qualcosa di illegale. Vietare i beni di prima necessità è un reato, non è possibile privare la popolazione dei beni primari».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Marzo 2022, 11:31
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