Quasi mezzo milione di euro per compare cibo e cure destinati ai cani e gatti, ospiti nella struttura specializzata di Rubano, provincia di Padova, sono spariti. Volatilizzati tra il 2021 ed il 2022, per mano dell'ex tesoriere del canile, Massimiliano Rinaldi, il figlio dell’allora presidente Giovanna Salmistraro, che avrebbe usato la somma ingente per coprire dei debati legati al gioco, essendo affetto da ludopatia. Quei 500 mila euro frutto di donazioni di privati e non di sovvenzioni pubbliche, significavano la vita per i tanti animali della struttura, scrive Il Gazzettino.
Ladro vittima di ludopatia
Eppure Rinaldi, tesoriere dal 2018, non avrebbe esitato a rubarli, mettendo a rischio la vita di tanti cani e gatti, ma scoperto l'inganno è stato iscritto nel registro degli indagati, accusato di appropriazione indebita. I fatti risalgono al giugno del 2022, quando l'uomo ha dapprima ha abbandonato la chat di WhatsApp dell’associazione, poco prima che sua madre di 72 anni, la presidente inviasse le dimissioni del figlio al consiglio direttivo, indicando il figlio come responsabile del furto ingente, perché vittima di ludopatia. Rinaldi, infatti, avrebbe svuotato anche il conto della madre e del padre, separato dalla donna.
Cosa è successo
Reso pubblico il responsabile dell'ammanco, Rinaldi si è impegnato a restituire la cifra rubata con assegni circolari, a patto che non venisse denunciato.
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 23:01
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