Cani legati col cappio e trascinati da un'auto: uno è morto, denuncia della Lav

Atroce trattamento riservato a due giovani cagnoline che vivevano libere sul territorio a Palizzi

Due cani legati col cappio e trascinati con l'auto: uno è morto, la denuncia choc

Legate tra loro con un cappio e trascinate con un mezzo a motore fino alla morte di una delle due: una storia choc arriva dalla Calabria. È questo, denuncia la Lav in un comunicato, «l'atroce trattamento riservato a due giovani cagnoline che vivevano libere sul territorio a Palizzi e che erano in attesa di essere trasferite presso il rifugio gestito dall'associazione Anime Randagie di Bovalino che le aveva accudite fino al giorno precedente all'aggressione».

Cani legati e trascinati dall'auto: la denuncia Lav

Le volontarie, riferisce la Lav, «le hanno trovate ancora legate tra loro, la sopravvissuta, con gravi ferite e sotto shock, accanto al corpo senza vita della compagna. Si tratta dell'ennesimo atto di violenza con il medesimo modus operandi: il trascinamento di cani con mezzi a motore fino a causare gravi lesioni o la morte è purtroppo spesso utilizzato come metodo per punire i cani o per allontanarli da una determinata zona».

Cani morti trascinati dalle auto: i precedenti

«Abbiamo già denunciato molti atti simili in passato. L'ultimo episodio - afferma la Lav - risale al dicembre scorso, quando un cane è stato trascinato fino alla morte in provincia di Lecce.

Queste atrocità non possono restare impunite e devono essere perseguite con pene commisurate alla violenza praticata e alla pericolosità sociale che contraddistingue chi assume simili comportamenti».

L'Associazione, «già impegnata nella richiesta di una riforma della legge 189/2004 per ottenere pene più severe e efficaci per chi maltratta e uccide animali», sporge denuncia contro ignoti e chiede che il sindaco «dia un forte segnale alla comunità condannando pubblicamente il gesto». «Invitiamo chiunque sappia qualcosa sull'atroce accaduto - conclude la nota - a contattare Lav, anche in forma anonima, per supportare le indagini nei confronti di chi ha con tanto odio ucciso e creato dolore a queste due cucciole indifese».


Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Marzo 2023, 00:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA