Comunali, 18 candidati “impresentabili” alle elezioni: la lista della Commissione Antimafia. L'elenco dei nomi

Il numero reso noto da presidente della Commissione Nicola Morra

Comunali, 18 "impresentabili" alle elezioni: anche un candidato sindaco. La lista della Commissione Antimafia. “Quattro a Palermo”

Elezioni comunali. Sono 18 i candidati alle amministrative di domenica ritenuti «impresentabili» dalla Commissione Antimafia, secondo il codice di autoregolamentazione dei partiti e la legge Severino. Tra questi c'è anche un candidato sindaco. Quattro di questi sono a Palermo. È di 19mila candidati la platea presa in considerazione dalla Commissione.

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I candidati impresentabili alle elezioni

l numero degli impresentabili è stato reso noto dal presidente della Commissione Nicola Morra, «con la doverosa premessa che sono arrivate delle note di rettifica anche nel pomeriggio e che provvederemo a rettificare i giudizi di impresentabilità anche lunedì». «Abbiamo monitorato 19.782 candidature, il massimo per le poche risorse di cui dispone la Commissione Antimafia», ha detto il presidente.

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«Ai consulenti, archivisti della Commissione come ai tanti operatori degli uffici giudiziari, va il mio personale ringraziamento: hanno dimostrato tutti abnegazione e senso del dovere», ha sottolineato. «La lavorazione non è semplice ed è mio dovere evitare errori», ha concluso.

 

Nei capoluoghi

«Molti dei cosiddetti "impresentabili" finiti al vaglio dell'Antimafia «sono candidati nei consigli comunali di capoluoghi di provincia e regione», ha riferito inoltre il presidente della Commissione parlamentare Antimafia rendendo noti i nominativi finiti nel mirino della stessa Commissione.

I nomi

Sono 4 dunque gli impresentabili, secondo la relazione dell'Antimafia, a Palermo: tre del centrodestra e uno del Pd. Per il centrodestra Totò Lentini, Giuseppe Milazzo e La Mantia; Giuseppe Lupo per il Pd. Dei 18 risultati impresentabili, due calabresi, due pugliesi, cinque laziali, un friulano, due campani, quattro siciliani, un veneto e un emiliano. In questa tornata elettorale la Commissione Parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie ha esaminato 19.782 nominativi, un «numero record di candidati verificati, con un incremento del 65% circa rispetto alla precedente tornata elettorale». 

L'esame delle liste elettorali effettuato dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie ha riguardato 57 consigli comunali, 4 capoluoghi di regione (Genova, L'Aquila, Catanzaro e Palermo) e 22 capoluoghi di provincia. «Il numero appena indicato è il frutto delle verifiche effettuate grazie alle prescrizioni del codice etico che questa Commissione si è dato nel rispetto degli elettori. Voglio ricordare - precisa il Presidente della Commissione parlamentare antimafia - che questo codice di autoregolamentazione è stato votato da tutta la Commissione ed è rappresentativo di tutti i partiti che l'hanno scritto e votato». «Certo, ci saremmo aspettati ben più collaborazione dai partiti che - ricorda Morra - non hanno facilitato queste verifiche, in quanto avrebbero potuto inviare prima gli elenchi dei candidati e darci il tempo utile per fare le verifiche in tempi ragionevoli. Ci siamo dovuti affidare al duro lavoro degli uffici giudiziari, che seppur con organici spesso deficitari sono riusciti ad inviarci i nominativi con non poche difficoltà. Successivamente la Procura Nazionale Antimafia ha fatto un ulteriore lavoro in tempi assai celeri, lasciandoci infine l'onere di approfondire e perfezionare tutte le verifiche per offrire ai cittadini la possibilità di scegliere con consapevolezza». «Si spera - conclude Morra - che per la prossima tornata elettorale i partiti, tutti, forniscano ai cittadini liste senza impresentabili facilitandoci il lavoro nei controlli preventivi sui candidati».

L'elenco

Ecco la lista:

1. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Acri (CS), risulta in violazione dell'articolo 1, comma 1, lettera b) e j), del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di MAIORANO Luigi, per la lista «PINO CAPALBO SINDACO», che sostiene il candidato Sindaco Pino CAPALBO. Nei confronti del candidato è stato emesso in data 13 febbraio 2017 decreto che dispone il giudizio, dal GUP del Tribunale di Catanzaro per il delitto di cui all'articolo 317 c.p. (concussione) aggravato ex art. 416 bis.1 cp. (aggravante mafiosa) con prossima udienza fissata per il 7 luglio 2022.

2. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Barletta, risulta in violazione dell'articolo 1, comma 1, lettera b) del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di COMITANGELO Antonio, per la lista «FORZA ITALIA BERLUSCONI PER CANNITO », che sostiene il candidato Sindaco Cosimo CANNITO. Nei confronti del candidato è stato emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Bari in data 4 ottobre 2019, per il delitto di cui all'articolo 319 c.p. (corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio), con prossima udienza fissata al 16 giugno 2022.

3. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Belvedere Marittimo (CS), risulta in violazione dell'articolo 1, comma 1, lettera g), del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di CARROZZINO Carmelina, per la lista « NITI PER BELVEDERE», che sostiene il candidato Sindaco Maria Rachele FILICETTI. Nei confronti della candidata, risulta emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Cosenza in data 13 dicembre 2019, per il delitto di cui agli artt. 110 cp. e 12 quinquies della Legge n. 356/92 (ora 512 bis cp.) (fraudolento trasferimento di valori) con prossima udienza fissata per il 14 luglio 2022.

4. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Ciampino (RM), la candidatura di GAROFANO Ernesto, per la lista IDEALE PER CIAMPINO che sostiene il candidato Sindaco Emanuele COLELLA: - risulta in contrasto con le previsioni dell'art. 10 comma 1, lettera a) e art. 15, comma 1 della cosiddetta «legge Severino» poiché nei confronti del predetto risulta essere stata pronunciata sentenza di applicazione della pena di anni 2 mesi 2 di reclusione, in data 12 aprile 2013 dal Tribunale di Velletri, divenuta irrevocabile il 22 ottobre 2013, per il delitto di cui all'art. 73 comma 5 DPR 309/1990. Pertanto, è da dichiararsi incandidabile. La candidatura risulta infine in violazione dell'articolo 1, comma 1, lettera f), del Codice di autoregolamentazione, avendo il candidato riportato la condanna non definitiva per il reato di cui all'art. 648 bis cp..

5. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Frosinone, risulta in violazione dell'articolo 1, comma 1, lettera e), del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di GIANNOCCOLI Patrizia, per la lista «FROSINONE CAPOLUOGO», che sostiene il candidato Sindaco Riccardo MASTRANGELI.

Nei confronti della predetta è stato emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Latina in data 20 gennaio 2021 per il reato di cui agli artt. 629 (estorsione) e 61 n. 2 c.p., con prossima udienza fissata al 25 maggio 2023.

6. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Frosinone, la candidatura di PATRIZI Giuseppe, per la lista «PIATTAFORMA CIVICA ECOLOGISTICA», che sostiene il candidato Sindaco Domenico MARZI risulta in violazione: - dell'articolo 1, comma 1, lettera b), del Codice di autoregolamentazione poiché nei suoi confronti è stato emesso dal GUP del Tribunale di Frosinone decreto che dispone il giudizio in data 14 luglio 2016 per i reati di cui agli artt. 318 (corruzione per l'esercizio della funzione) e 319 (corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio); è in corso il dibattimento; - dell'articolo 1, comma 1, lettere a) e i) del Codice di Autoregolamentazione, poiché nei suoi confronti in data 26 settembre 2017 è stato emesso dal GUP del Tribunale di Roma decreto che dispone il giudizio per il reato di cui agli artt. 81 cpv, 110, c. p. all'art. 260 comma 1 d.lgs. 152/2006. É in corso il dibattimento.

7. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Frosinone, risulta in violazione dell'articolo 1, comma 1, lettere a) e i) del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di VICANO Mauro, candidato Sindaco per la lista «PER FROSINONE SE VUOI SI FÀ». Nei confronti dello stesso risulta emesso il decreto che dispone il giudizio in data 4 luglio 2019 per il delitto di cui all'art. 452 quaterdecies c.p. (attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti) con prossima udienza fissata per il 5 settembre 2022.

8. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Gorizia, risulta in violazione dell'articolo 1, comma 1, lettera b), del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di ROMANO Silvana, per la lista «FORZA ITALIA BERLUSCONI PER ZIBERNA», che sostiene il candidato Sindaco Rodolfo ZIBERNA. Nei confronti della predetta risulta emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP Tribunale di Gorizia il 6 ottobre 2020 per il reato di cui agli artt. 56 e 317 cp. (tentata concussione). Il procedimento è in fase dibattimentale.

9. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Mondragone, risulta in violazione dell'articolo 1, comma 1, lettera b), del Codice di Autoregolamentazione, la candidatura di BARBATO Patrizia, per la lista «CITTÀ FUTURA», che sostiene il candidato Sindaco Francesco LAVAGNA. Nei confronti della predetta risulta emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in data 24 aprile 2019 per il reato di cui all'art. 319 cp. (corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio). È in corso il dibattimento.

10. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Mondragone, risulta in violazione dell'articolo 1, comma 1, lettera f), del Codice di Autoregolamentazione, la candidatura di VALENZA Antonio, per la lista «FORZA ITALIA», che sostiene il candidato Sindaco Alessandro PAGLIARO. Nei confronti del predetto risulta emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Napoli in data 4 novembre 2019 per il reato di cui all'art. 648 bis cp. (riciclaggio). È in corso il dibattimento.

11. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Palermo, la candidatura di LA MANTIA Francesco, per la lista «NOI CON L'ITALIA-NOI DI CENTRO-MASTELLA», che sostiene il candidato Sindaco Patrizio LODATO, risulterebbe in violazione dell'art, 1, lettera f) del Codice di Autoregolamentazione. Nei suoi confronti è stata emessa condanna in primo e secondo grado per il reato di cui agli art. 648- bis e 81 cpv c.p. (riciclaggio), nonché sentenza della Corte di Cassazione di annullamento con rinvio alla Corte di Appello di Palermo con udienza fissata il prossimo 17 novembre 2022.

12. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Palermo, la candidatura di LENTINI Salvatore, per la lista «ALLEANZA PER PALERMOMOVIMENTO DI INIZIATIVA POPOLARE», che sostiene il candidato Sindaco Roberto LAGALLA, risulta in violazione dell'art, 1, lettera b) del Codice di Autoregolamentazione. Nei suoi confronti è stata emesso decreto che dispone il giudizio per il reato di cui agli artt. 56, 317 cp. (tentata concussione). È in corso il dibattimento.

13. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Palermo, la candidatura di LUPO Giuseppe, per la lista «PARTITO DEMOCRATICO, che sostiene il candidato Sindaco Francesco MICELI, risulta in violazione dell'art, 1, lettera b) del Codice di Autoregolamentazione. Nei suoi confronti è stata emesso decreto che dispone il giudizio per il reato di cui agli artt. 319, 321 cp. (corruzione). È in corso il dibattimento.

14. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Palermo, la candidatura di MILAZZO Giuseppe, per la lista »GIORGIA MELONI FRATELLI D'ITALIA«, che sostiene il candidato Sindaco Roberto LAGALLA, risulta in violazione dell'art, 1, lettera b) del Codice di Autoregolamentazione. Nei suoi confronti è stata emesso decreto che dispone il giudizio per il reato di cui agli artt. 56, 317 cp. (concussione). È in corso il dibattimento.

15. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Verona la candidatura di BAGLIANI Luca, per la lista »BATTITI PER VERONA«, che sostiene il candidato Sindaco Federico SBOARINA, risulterebbe in violazione dell'art. 1, lettera b) del Codice di Autoregolamentazione essendo stato emesso nei suoi confronti in data 18 febbraio 2019 decreto che dispone il giudizio per il reato di cui agli artt. 322 comma 2 e 61 n. 2 c.p. (istigazione alla corruzione). Il dibattimento è stato rinviato al prossimo 15 dicembre 2022. Segnalo che la consumazione del reato risulta risalente al gennaio 2013.

16. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Piacenza, la candidatura di MARSICO Olga, per la lista »FORZA ITALIA-ITALIA AL CENTROUDC«, che sostiene il candidato Patrizia BARBIERI, ricade nella previsione di cui all'art. 11 lettera a) della cosiddetta legge Severino. Nei confronti della predetta è stata emessa sentenza in primo e secondo grado di condanna alla pena di un anno e sei mesi di reclusione per il delitto di cui all'art. 314 c.p. (peculato). Pertanto la candidata ove eletta verrebbe sospesa di diritto dalla carica.

17. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Ardea (RM), la candidatura di PINCIAROLI Brunella, per la lista »ARDEA AL CENTRO-CAMBIAMO CON TOTI«, che sostiene il candidato Sindaco Maurizio CREMONINI, risulta in violazione dell'art. 1, comma 1 lettera e) del Codice di Autoregolamentazione essendo stata emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Velletri, in data 25 febbraio 2020 sentenza di condanna alla pena di anni tre e mesi cinque di reclusione, tra l'altro, per il reato di cui agli artt. 81, 110 e 629 cp. (estorsione). Pende giudizio di appello con udienza ancora da fissare.

18. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Taranto, la candidatura di D'ANDRIA Francesco, per la lista »TARANTO NEXT GENERATION«, che sostiene il candidato Sindaco Luigi ABBATE, risulta in violazione dell'art, 1, comma 1 lettera b) del codice di autoregolamentazione. Nei confronti del predetto è stato emesso decreto che dispone il giudizio in data 20/ aprile 2018 per delitto di cui all'art. 319 quater (induzione indebita a dare o promettere utilità). È in corso il dibattimento con prossima udienza fissata per il 17 ottobre 2022.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Giugno 2022, 22:12
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