Calvizie, un vecchio farmaco potrebbe risolvere il problema estetico

Un farmaco già usato dagli anni 80, ma sulla pelle, se assunto per bocca porterebbe notevoli miglioramenti

Calvizie, un vecchio farmaco potrebbe risolvere il problema estetico

di Redazione web

Un nuovo farmaco promette di poter combattere il fenomeno della calvizie. Statisticamente più diffuso tra gli uomini, ma che colpisce anche le donne, è uno dei problemi estetici con maggiori soluzioni, spesso inefficaci e frutto del marketing. Non è un caso che le cliniche per il trapianto di capelli si stiano moltiplicando così come i viaggi in paesi low-cost aumentano. Un ampio articolo di El Pais riportato da Agi, si è occupato della questione.

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Serve una diagnosi

Secondo il dermatologo Ramòn Grimalt, la maggior parte dei rimedi in commercio ha «pochissime basi scientifiche», ed il riferimento è agli shampoo a base di zinco, silicio, collagene, biotina, cipolla, caffeina o propoli e chi più ne ha più ne metta. «Nessuno di questi prodotti attraversa lo strato cutaneo del cuoio capelluto, in modo da agire in profondità» scrive il quotidiano spagnolo, mentre «l'alopecia, come qualsiasi altra condizione, richiede innanzitutto una buona diagnosi». 

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Stigma sociale

Per molti uomini, essere calvi o comunque perdere i capelli è un problema molto serio, che può portare anche alla depressione. Lo stigma ha anche una connotazione storica, che ci riporta ai tempi di Giulio Cesare, che perdeva i capelli ed all'epoca era sintomo di scarsa virilità.

Ovviamente una credenza primitiva, ma la sofferenza resta. «Per questo si cercano soluzioni miracolose moderne per la crescita dei capelli che, fin dalla notte dei tempi, venivano vendute in ricette poco credibili».

La cura definitiva?

Secondo il New York Times, una soluzione molto efficace potrebbe essere il Minoxidil, un farmaco vasodilatatore che ottiene discreti risultati, utilizzato sin dagli anni '80. «Ciò che sta dando al prodotto una validità inaspettata sarebbe rinunciare al suo uso topico e assumerlo oralmente, in dosi molto basse», è convinto Robert Swerlick, dermatologo consultato dal quotidiano di New York, secondo cui «è possibile invertire la caduta dei capelli, nei casi di alopecia da moderata a lieve, per pochi centesimi e in un modo semplice, rapido e sicuro».

Ad oggi, però il farmaco non è stato ancora approvato dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti, né dall'Agenzia spagnola per i medicinali e i prodotti sanitari. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Ottobre 2022, 14:22
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