Calcio al petto della recluta per una merendina nell'armadietto, istruttore militare condannato

Una delle reclute avrebbe nascosto nel suo armadietto una merendina, tassativamente vietata dal regolamento

Calcio al petto della recluta per una merendina nell'armadietto, istruttore militare condannato

Calci al costato per una mancata flessione. E' quanto succeddo a Verona, dove un istruttore militare, dopo per aver trovato una merendina nell'armadietto, ha costretto un'intera camerata a fare delle flessioni ma quando uno di questi non era riuscito a completare l'esercizio, gli ha tirato un calcio. Per lui è stata confermata la condanna di cinque mesi e dieci giorni con la sospensione,  oltre a una sanzione di tremila euro.

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La condanna di primo grado del Tribunale militare di Verona è stata confermata in appello a Roma e, ieri, dalla Cassazione, diventando così definitiva. L'episodio risale al 14 dicembre 2017, in una caserma dell'esercito di Verona. Come ricostruito, una delle reclute avrebbe nascosto nel suo armadietto una merendina, tassativamente vietata dal regolamento. Scoperta dall'istruttore, l'intera camerata è stata costretta a fare delle flessioni , ma una di lroo avrebbe poi sbagliato l'esercizio, ricevendo anche un calcio al costato per l'errore. Il ragazzo, senza protestare, si fece medicare per evitare che gli impedissero poi di partecipare il giorno dopo alla cerimonia di giuramento. Ma tornato a casa, aveva raccontato l'episodio ai genitori, con il padre che lo convinse così a denunciare.

Gli altri compagni hanno spiegato di non aver visto la pedata perché impegnati nell'esercizio, mentre l'istruttore ha sempre respinto ogni accusa. Tuttavia, sia per il referto di una contusione al torace guaribile in due giorni, sia per le testimonianze che parlavano del giovane dolorante quella sera stessa dopo l'evento, per il sergente istruttore era arrivata la condanna, oggi confermata dalla Cassazione e dunque definitiva.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Aprile 2022, 11:21
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