Ha servito un caffè in una tazzina di ceramica, invece che nel bicchiere di carta usa e getta come stabilito dai protocolli per la zona arancione. Per questo motivo, un barista ed il suo cliente sono stati entrambi multati, per un importo da 400 euro ciascuno.
Leggi anche > Draghi a Bergamo: «Simbolo del dolore. La campagna vaccini prosegue qualunque sia la scelta Ema»
Il caso di severissima applicazione delle norme è avvenuto ieri mattina a Genova, in pieno centro storico. Il Secolo XIX riporta l'amarezza del barista Gustavo Boero, titolare de Lo Scorretto in piazza Pollaiuoli: «Erano le 7.s30, avevo appena alzato la serranda ed era il primo caffè che facevo. Non avevo nemmeno fatto in tempo a tirare fuori le tazzine di cartone, così l'ho servito in una normale e l'ho consegnato al cliente, che ha consumato il caffè qui fuori, nella piazzetta.
Il barista ha quindi deciso di chiudere il suo locale e affiggere la multa sulla saracinesca. «Gli agenti non hanno voluto sentire ragioni, ma credo ci voglia un minimo di comprensione. Che danno ho fatto? Eravamo in due in quella piazzetta, all'aperto. Venire trattato severamente per un errore in una situazione simile, quando fatichiamo per pagare a malapena le spese, lo trovo davvero avvilente» - spiega Gustavo Boero - «Non posso contunuare così, finché c'è la zona arancione non voglio far rischiare nessun cliente. Resta il rammarico per come siamo stati trattati, come se avessi venduto droga e non un semplice caffè». E intanto, tra gli amici di sempre e gli utenti sui social, è partita una mobilitazione per aiutare il barista.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Marzo 2021, 16:55
© RIPRODUZIONE RISERVATA