Vaccino, la terza dose parte subito. Brusaferro: «Nessun rinvio, si parte dai medici e operatori sanitari»

La conferma è arrivata ieri dal Silvio Brusaferro del Cts. I primi saranno «gli ultraottantenni, i residenti nelle RSA, le persone ultrafragili

Vaccino, la terza dose parte subito. Brusaferro: «Nessun rinvio, si parte dai medici e operatori sanitari»

di Domenico Zurlo

Nessun rinvio per la terza dose a medici e operatori sanitari: la campagna vaccinale, che prevede le prime due dosi per tutti e un rigido calendario per il richiamo, proseguirà senza cambiamenti. La conferma è arrivata ieri dal portavoce del Comitato tecnico scientifico Silvio Brusaferro, che ha spiegato che per la terza dose di vaccino anti Covid «non sono previsti rinvii per gli operatori sanitari». I primi a ricevere il richiamo saranno dunque «gli ultraottantenni, i residenti nelle RSA, le persone ultrafragili e gli operatori sanitari a partire da quelli più a rischio». La nota arriva dopo l'appello dell'Ordine dei medici, che in vista proprio della formalizzazione delle indicazioni del Cts chiede che il richiamo venga inoculato a tutto il personale sanitario, che le prime due dosi le ha ricevute ormai quasi nove mesi fa.


Intanto il governo lavora a un nuovo provvedimento che dovrà intervenire su altre questioni spinose, dai limiti di capienza in cinema e teatri al nodo delle discoteche, ma anche le quarantene nelle scuole: un nodo che potrebbe essere risolto isolando non più classi intere ma solo i contatti stretti degli studenti eventualmente contagiati.
Quanto a sport e spettacoli, nei piani del governo l'obbligo di Green pass (dal 15 ottobre) consentirà di intervenire sulle attività per le quali sono ancora previste restrizioni. E l'orientamento del Cts è di autorizzare capienze diverse a seconda dei contesti: più bassa per stadi e concerti dal vivo - che richiamano migliaia di persone - più alta (80 0 100%) per cinema e teatri. Più complicata la questione discoteche, che Lega e Forza Italia vorrebbero riaprire, ma che per gli esperti sono i luoghi più a rischio contagio: probabile, dunque, che per le sale da ballo si debba ancora aspettare.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Settembre 2021, 10:26
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