Bonus trasporti, 60 euro per abbonamenti bus e treni (ma non per tutti): come ottenerlo e chi può richiederlo

Il decreto carburanti prevede, ancora una volta, il bonus destinato ai pendolari. Ma la platea a cui si rivolgerà sarà più ristretta rispetto allo scorso anno

Bonus trasporti, 60 euro per abbonamenti bus e treni (ma non per tutti): come ottenerlo e chi può richiederlo

di Niccolò Dainelli

Buone notizie per i pendolari. Come annunciato dalla premier Giorgia Meloni, il governo sta lavorando a un bonus trasporti. Un aiuto a chi è costretto a spendere per abbonamenti ai mezzi pubblici, andando a dare una mano in una situazione di difficoltà. Una risposta a quel caro carburanti che tanto sta facendo discutere, scatenando le polemiche per il mancato taglio delle accise.

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Bonus non per tutti

 

Il nuovo bonus sarà destinato alle persone con redditi inferiori a 20mila euro, la soglia non sarà più a 35.000 euro come nella versione precedente della misura. Lo prevede il decreto sulla trasparenza dei prezzi della benzina che per l’intervento stanzia 100 milioni. Il buono da 60 euro reca il nominativo del beneficiario, è utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento, non è cedibile, non costituisce reddito imponibile e non rileva al fine del computo del valore dell’indicatore Isee. Una nuova edizione, dunque, del bonus trasporti rispetto a quello attivo fino allo scorso 31 dicembre.

Il «vecchio» bonus

Il bonus era nato nel decreto legge Aiuti dove all’articolo 35 veniva istituito un Fondo con uno stanziamento di 180 milioni per finanziare «un buono da utilizzare per l'acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale». Questo Fondo è stato successivamente incrementato di 10 milioni dai decreti Aiuti-bis e Aiuti-ter per poi essere depotenziato nel dl Aiuti-quater che ha stabilito un taglio di 50 milioni per finanziare le misure di calmieramento del caro-bollette per gli enti del Terzo settore. Il bonus aveva garantito uno sconto fino a 60 euro del costo degli abbonamenti per il trasporto pubblico: autobus, tram e treni regionali. Poteva essere ottenuto da tutti coloro con Isee fino a 35mila euro: «nel caso in cui il beneficiario sia minore, tale requisito deve sussistere in relazione al minore beneficiario del buono, a prescindere dal reddito del richiedente», recitava il provvedimento. Per i bambini e i ragazzi al di sotto dei 18 anni, quindi, non rilevava il reddito familiare ma quello personale. Il bonus è stato chiuso il 31 dicembre: lo si poteva richiedere sul sito del ministero del Lavoro fino a esaurimento delle risorse e più di una volta, purché usufruito nell’arco del mese della domanda. Per ottenere il buono occorreva collegarsi con la piattaforma e armati di Isee e di codice fiscale fare istanza indicando l’azienda di trasporto tra le più di mille aderenti.

A procedura conclusa il sistema rilasciava un codice identificativo da “spendere” nelle biglietterie per l’acquisto degli abbonamenti mensili: il bonus era valido nel mese di emissione, superato il quale scadeva reimmettendo il denaro nella dotazione del Fondo.

Il nuovo bonus

La platea a cui si rivolgerà il nuovo bonus, dunque, sarà più ristretta rispetto all’anno scorso e infatti più esigue sono anche le risorse messe in campo per confermare l’agevolazione che ammontano a 100 milioni di euro. Si potrà richiedere il voucher per l’acquisto di abbonamento ai mezzi pubblici sempre tramite la piattaforma (CLICCA QUI) attivata lo scorso settembre, ma per l’operatività sarà necessario attendere un nuovo decreto attuativo.


Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Marzo 2023, 00:20
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