Bomba devasta palazzo, 24enne in fin di vita: il video finisce sul web

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di Mary Liguori

La bravata di Capodanno è stata filmata e pubblicata sul web. Il video, acquisito dai carabinieri, porterà a breve a una serie di iscrizioni sul registro degli indagati. Il reato ipotizzato in relazione al super ordigno che ha sconvolto Tuoro la notte del primo dell’anno, è quello di lesioni gravissime. Ma le ricostruzioni incoerenti, le menzogne, i tentativi di depistare le indagini nonostante ci sia un ragazzo di soli 24 anni in pericolo di vita, potrebbero portare i pm di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) a formulare, a carico di alcuni dei soggetti presenti al momento del botto , anche l’accusa di intralcio alla giustizia. 

È tutto nelle mani della Procura, adesso, mentre Domenico Di Giacomo, travolto dall’esplosione di una bomba artigianale che avrebbe confezionato insieme ai suoi fratelli - tra i quali un minorenne - e ad alcuni amici, è ancora ricoverato in condizioni disperate. Nel pomeriggio di ieri, è stato disposto il suo trasferimento al Centro grandi ustionati del Cardarelli di Napoli. La bomba realizzata con diverse «cipolle» di polvere da sparo e plastica gli ha procurato lesioni molto gravi alla parte superiore del corpo e ustioni ovunque. I medici del Sant’Anna e San Sebastiano, che stanno assistendo il giovane casertano nel reparto di Rianimazione, hanno provveduto agli interventi del caso, dopo l’arrivo del ragazzo la notte di Capodanno con fratture multiple che hanno interessato buona parte della parte superiore del corpo. Ciononostante, la prognosi resta riservata e permane, purtroppo, il pericolo di vita. Benché non siano emerse lesioni interne, infatti, il quadro clinico appare gravemente compromesso sia dalle ustioni che dalle fratture.


La notte di San Silvestro, come si ricorderà, Domenico è arrivato in ospedale in ambulanza. Poco dopo anche i suoi fratelli, tra i quali un sedicenne, sono arrivati al Pronto soccorso con ferite compatibili con lo scoppio di un potente petardo.

La bomba, fatta esplodere intorno a mezzanotte e mezza in un piazzale antistante le palazzine popolari del parco Primavera di Caserta, ha ridotto in frantumi i vetri dei quattro piano di un palazzo e scaraventato sette macchine le une sulle altre. Un botto spaventoso, che si è sentito a diversi chilometri di distanza e che ha provocato una piccola voragine nell’asfalto. 


Nonostante ciò, i residenti di via Abbagnano, quartiere teatro dell’esplosione, non hanno riferito nulla di utile ai carabinieri - indaga la compagnia di Caserta, diretta dal capitano Augusto Petrocchi - né si è mostrato collaborativo il padre dei tre ragazzi, chiamato in causa perché uno dei figli rimasti feriti è minorenne. Tanta omertà, dunque, nonostante la gravità di quanto accaduto e a dispetto delle condizioni disperate in cui versa il giovane casertano. 


Nei video acquisiti, a ogni modo, pare ci siano le immagini dello scoppio e, quindi, dai frame, gli investigatori avranno la possibilità di ricostruire con chiarezza sia le fasi precedenti il botto, sia quelle successive e, quindi, identificare tutti i soggetti presenti al momento dei fatti. Oltre ai tre fratelli Di Giacomo, infatti, pare ci fosse nella piazzetta altri ragazzini, scappati poi dopo il disastro e che ancora non si sono fatti avanti nonostante uno di loro sia finito in ospedale e lotti tra la vita e la morte. Saranno le indagini della Procura di Santa Maria Capua Vetere a stabilire le singole responsabilità e, eventualmente, il coinvolgimento di adulti che non hanno vigilato sui propri figli minori esponendoli a un rischio gravissimo come quello di far brillare un ordigno capace di provocare danni fino a 30 metri di distanza.


Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Gennaio 2021, 15:27
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