Bologna, figlio positivo al tampone: mamma aggredisce sanitari e li accusa di falsificare i test

I sanitari non hanno finora sporto denuncia per l'aggressione subita

Il figlio è positivo al tampone: mamma aggredisce sanitari e li accusa di falsificare i test

Caos al poliambulatorio di Baricella, nel Bolognese, per un tampone positivo. Una mamma 45enne è andata su tutte le furie davanti al risultato del test rapido fatto al figlio di 7 anni: per la donna il bimbo non poteva essere positivo. E così ha cominciato a inveire contro gli operatori sanitari, dicendo che non poteva essere vero e accusandoli di falsificare i risultati dei test. Dopo qualche spintone di troppo, gli operatori del poliambulatorio dell'Ausl di via Europa hanno deciso di chiamare i carabinieri.

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Al loro arrivo, per riportare la situazione alla calma è stato concesso di ripetere il tampone al bambino, ma anche il secondo test ha confermato la sua positività al virus.

La vicenda è stata segnalata dai carabinieri della compagnia di Molinella alla autorità giudiziaria ma, per il momento, non è stato adottato nessun provvedimento a carico della donna, anche perché i sanitari aggrediti non hanno finora sporto denuncia per l'aggressione subita. La 45enne, che vive in un altro comune del Bolognese, rischia anche l'accusa di interruzione di pubblico servizio, visto il tempo fatto perdere alle attività in corso al poliambulatorio.


Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Febbraio 2022, 17:35
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