Un «dato importante - spiega - è la registrazione delle immagini dell'incidente, dove si vede il tamponamento dell'autocisterna, l'incendio e poi la successiva esplosione». Amato esclude, al momento, la responsabilità di altri: «Mi pare che ci sia un evidente nesso di casualità immediato - ha detto - per cui l'implosione del ponte non è correlata ad un possibile difetto di costruzione, con un mal governo da parte del responsabile, è conseguenza immediata di un evento di devastanti proporzioni quale è quello che si è realizzato».
Spiega ancora che «non abbiamo ritenuto di fare nessun tipo di sequestro con l'intenzione già oggi di consentire alla società Aautostrade di ripristinare la circolazione in quel tratto di strada».
Amato, infine, ha confermato che, sulla vicenda, è stato aperto un «fascicolo a carico di ignoti dove si ipotizza il disastro colposo e, ovviamente ,il reato di omicidio, lesioni colpose stradali plurime».
L'unica vittima dell'incendio è proprio l'autista Andrea Anzolin, 42 anni, vicentino che lavorava per un'impresa di commercio e distribuzione di carburante della provincia di Vicenza. Era un autista esperto, che da molti anni guidava mezzi che trasportano materiale infiammabile.
Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Agosto 2018, 17:20
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