Bimbo ucciso a Cardito, il patrigno lo torturava da tempo: cosa è emerso dalle conversazioni con il fratello

Bimbo ucciso a Cardito, il patrigno lo torturava da tempo: cosa è emerso dalle conversazioni con il fratello

di Alessia Strinati
Ha ucciso di botte il figlio della compagna, lo ha torturato sia fisicamente che psicologicamente e oggi è in carcere. Tony Essobdi ha fatto subire al piccolo Giuseppe violenze che nessun bimbo dovrebbe subire e mentre sulla vicenda di Cardito continuano le indagini della polizia emergono dei dettagli sul fratello del patrigno della piccola vittima.

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In queste ore, come riporta FanPage, sono state acquisite le conversazioni telefoniche di Tony, le chat su WhatsApp e tutto il contenuto del suo smarphone. Gli inquirenti hanno rinvenuto foto e video del patrigno di Giuseppe, in alcuni dei quali si intravedono i segni delle violenze sui bambini. Da alcune conversazioni è emerso che il fratello Rafael avrebbe intuito qualcosa di ciò che stava accadendo. Il fratello chiedeva cosa avesse combinato poche ore prima dell'omicidio con tono duro e arrabbiato.

Pare che l'uomo fosse violento non solo con i bambini, ma anche con la loro madre. Poi nelle conversazioni il fratello scrive: «Tony mi fai schifo. È venuta l'ambulanza, tu sei un animale, devi essere rinchiuso e devono buttare le chiavi, ti taglierei la testa». L'uomo intanto resta in carcare con l'accusa di omicidio del piccolo Giuseppe e di tentato omicidio della sorellina. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Gennaio 2020, 13:42
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