Bimba abbandonata in Ucraina, parla la mamma: «Non la sentivo mia figlia. Cosa c'entro io con lei?»

Bimba abbandonata in Ucraina, parla la mamma: «Non la sentivo mia figlia. Cosa c'entro io con lei?»

«Non la sentivo mia figlia». Sono state queste le parole della mamma che ha abbandonato la sua bambina nata da una mamma surrogata in Ucraina. La donna ha prima avviato tutte le procedure per diventare madre con l'utero di un'altra donna in affitto, ma dopo qualche settimana con la sua bambina ha deciso di abbandonarla.

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«Non me la sono più sentita, mi dispiace. Non la sentivo mia figlia. Mi dicevo: "Cosa c'entro io con lei?". Non sono riuscita a occuparmi di lei». Convocati due settimane fa in Procura a Novara hanno sostenuto la loro decisione con fermezza e lucidità senza mostrare alcun ripensamento. La donna e il marito, infatti, non sono pentiti di quello che hanno fatto.

La coppia ha provato a lungo ad avere un figlio, ma non riuscendoci sono ricorsi alla maternità surrogata.

Quando è nata la loro bambina sono andati in Ucraina dove hanno preso la piccola direttamente dall'ospedale. Pochi giorni dopo hanno assunto una tata che se ne prendesse cura e l'hanno lasciata con la donna in Ucraina tornando soli in Italia. Ma a riprendere la piccola non sono più andati smettendo di interessarsi a lei e di pagare i soldi per mantenerla, di fatto abbandonandola, fino a quando la tata non ha denunciato tutto.

Ora la coppia dovrà rispondere legalmente di quello che è accaduto, mentre la piccola è stata portata in Italia e affidata a una coppia piemontese. La tata ucraina ha raccontato cosa è accaduto nel dettaglio, spiegando di aver capito subito che i genitori adottivi l'avevano abbandonata aggiungendo che avrebbe voluto crescerla lei, ma aveva difficoltà ad andare avanti senza l'aiuto della coppia e sapeva che così facendo avrebbe fatto perdere alla piccola quei diritti naturali legati anche al riconoscimento avvenuto alla nascita.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Novembre 2021, 14:48
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