Bomba Berlusconi sulle consultazioni: «Guerra colpa della resistenza ucraina»

Bomba Berlusconi sulle consultazioni: «Guerra colpa della resistenza ucraina»

di Alessandra Severini

Alla vigilia delle consultazioni sono ancora le parole pronunciate da Silvio Berlusconi a far scoppiare un terremoto nella coalizione di centrodestra. Un nuovo audio riporta le frasi del leader azzurro sulla guerra in Ucraina. accolte dagli applausi dei parlamentari. Secondo il Cav il presidente ucraino Zelensky ha le sue responsabilità, poiché «l’Ucraina ha buttato al diavolo l’accordo di pace del 2014 e attaccato le due Repubbliche del Donbass”. Zelensky poi «ha triplicato gli attacchi alle due Repubbliche».

A poco serve il chiarimento che in serata Berlusconi affida a La7, dicendo che il suo «era il racconto di una preoccupazione più generale riguardo il clima che si era ingenerato nel rapporto tra Russia, Europa e Occidente». Giorgia Meloni è furente. In serata ha diffuso una nota molto secca: «L’Italia è a testa alta parte dell’Europa e della Nato. Chi non è d’accordo non può far parte del governo, a costo di non fare il governo». In ogni caso non intende cedere e punta a chiudere in fretta la partita per Palazzo Chigi entro l’inizio della prossima settimana.

L’obiettivo è arrivare al giuramento domenica e chiedere la fiducia alle Camere martedì. Tuttavia, le frasi di Berlusconi su Putin fanno temere per la tenuta del futuro governo. Dentro FdI la paura è che il Cav possa fare ulteriori sgambetti, mentre lui continua a chiedere maggiore rispetto come fondatore del centrodestra.

Ma il sospetto è che dentro Forza Italia sia in atto una guerra fratricida, provata dal fatto che gli audio del leader sono usciti proprio dall’assemblea dei parlamentari azzurri. E un partito in guerra, come Giorgia Meloni sa bene, non è un alleato affidabile. Salvini prova a fare da paciere (ieri è stato da Berlusconi a Villa Grande) e assicura che alle consultazioni (che si terranno oggi e domani) il centrodestra arriverà coeso e determinato. Intanto però le opposizioni attaccano e chiedono quale «posizione avrà il governo di centrodestra in politica estera e nei confronti dell’aggressione russa all’Ucraina». Dopo le parole del Cavaliere, dicono in coro «il ministero degli Esteri non può andare ad un esponente forzista».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Ottobre 2022, 06:00
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