Bergeggi, cassonetto lanciato dalla scogliera: il padre detective porta il figlio in caserma

Cassonetto lanciato dalla scogliera: la svolta nelle indagini grazie al papà che porta il figlio in caserma

di Loris Alba
È stato casualmente scoperto dal padre e poi portato in caserma, uno dei due ragazzi colpevoli del lancio dei cassonetti sulla spiaggia di Bergeggi. Non appena l'uomo aveva compreso che il figlio era andato alla discoteca
“la Kava” sull’Aurelia, vicina alla spiaggia dove si era consumata l'assurda vicenda, ha iniziato a sospettare del figlio, costretto così a confessare dopo una serie di domande.

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Il lancio dei cassonetti era avvenuto fuori dal locale, a pochi passi dall’uscita, verso le 4 del mattino. Il figlio diciassettenne, anche per via della giovane età, non ha retto alla pressione e, dopo una serie di domande da parte del padre, ha confessato di essere stato lui uno due dei autori della folle bravata. Il “suo” cassonetto dei rifiuti per fortuna non aveva colpito nessuno finendo in mare.

Dopo la confessione, il padre ha poi convinto il figlio a fornire il nome dell’amico che aveva lanciato il primo cassonetto dalla scogliera e che aveva centrato in pieno, dopo un volo di venti metri, un dodicenne francese che stava dormendo in tenda con la famiglia nella spiaggia sottostante dei Prodani.

La svolta nelle indagini è arrivata così grazie a un padre che ha deciso di dare una lezione di vita al proprio figlio. Portato in caserma, il giovane diciassettenne ha dato un contributo decisivo ai carabinieri di Spotorno. Il secondo lanciatore del bidone dei rifiuti ha infatti messo i carabinieri sulle tracce dell’amico poi denunciato per lesioni, fornendo loro il nome. Un gesto, quello di presentarsi con il padre e di confessare l’assurda bravata, che non ha comunque risparmiato all’amico (coetaneo e anche lui torinese) una denuncia. Ora è infatti indagato per getto pericoloso di cose.

 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Agosto 2019, 13:43
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