Bergamo, folla nei vicoli alla "Corsarola". Il sindaco Gori: «Centinaia di morti non sono bastati?» FOTO

Bergamo, folla nei vicoli alla "Corsarola". Il sindaco Gori: «Centinaia di morti non sono bastati?» FOTO

di Simone Pierini
«I nostri morti non sono bastati», è il grido di rabbia dei social dopo le immagini di Bergamo apparse oggi. Dopo i Navigli dei giorni scorsi, Roma oggi con le foto di Villa Borghese, tocca alla Corsarola - il nome con cui i bergamaschi familiarmente chiamano via Bartolomeo Colleoni, che rappresenta il luogo di passeggio preferito per chi va in Città Alta - finire nella bufera sui social per colpa delle immagini scattate questo pomeriggio, che mostrano tanta gente a spasso in questa domenica di vigilia delle aperture dei negozi. Scatti che contrastano pesantemente con le foto tragicamente simbolo di una città colpita al cuore dal virus: quella dei camion che trasportavano le bare dei defunti

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Non sembra essere bastato l'appello del sindaco Giorgio Gori che nei giorni scorsi si era raccomandato: «Niente leggerezze durante il weekend: la mascherina e le distanze sono obbligatorie. E non è consentito andare a spasso con gli amici. Lo dico soprattutto ai più giovani, che ho l’impressione la stiano prendendo un po’ alla leggera: ragazzi, il virus non guarda in faccia a nessuno, cercate di comportarvi da persone serie!»

Le immagini invece mostrano alcuni sono evidentemente senza mascherina, o abbassate, molti sembrano a distanza non esattamente di sicurezza, anche perché le vie di città alta, il nucleo storico di Bergamo, sono piuttosto strette. «Dopo tutto il nostro dolore, queste immagini della nostra città sono veramente una vergogna. Altro che criticare i navigli» commenta Laura, cui fa eco Giorgio «i nostri morti non sono bastati», mentre in tanti chiedono l'intervento dei vigili per i controlli e del sindaco Giorgio Gori per vigilare sulla situazione. 

IL SINDACO GORI: «CENTINAIA DI MORTI NON SONO BASTATI?»

Proprio in serata il sindaco Gori è intervenuto con un messaggio sulla sua pagina Facebook«Domani è un giorno importante. Dopo una lunga chiusura riaprono i negozi, i bar e ristoranti: in questo video vi spiego con quali obblighi e precauzioni. Le tre parole chiave restano distanze (almeno 1 metro), mascherina (obbligatoria) e igiene. Ci sono regole da rispettare per tutti, in primo luogo per gli operatori commerciali e i ristoratori, ma il nostro senso responsabilità - di noi cittadini - sarà fondamentale. E non basta invocare i controlli: se anche avessimo il triplo degli agenti di Polizia Locale non potremmo essere dappertutto a controllare tutti. E comunque non li abbiamo. Li faremo i controlli, ma sta innanzitutto a noi».

«E mentre stamattina - aggiunge Gori - dopo una passeggiata sui Colli, ero tornato a casa rinfrancato - non avevo incontrato una sola persona senza mascherina -, le immagini del pomeriggio, di Città Alta e di Largo Rezzara, mi hanno preoccupato e fatto arrabbiare. Non sono bastate centinaia morti nella nostra città? Vogliamo ritrovarci tra un mese di nuovo nei guai?! Ve lo chiedo di nuovo: per piacere, metteteci serietà, impegno e rigore».
 
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Maggio 2020, 22:20
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