Decreto carburanti, sanzioni ai benzinai: «Fino a 6mila euro». E spunta bonus di 200 euro: chi ne ha diritto

Decreto carburanti, sanzioni ai benzinai: «Fino a 6mila euro». E spunta bonus di 200 euro: chi ne ha diritto

Il decreto carburanti è stato firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e sarà pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale. Ma cosa cambia per gli automobilisti e i consumatori? Il decreto prevede sanzioni dure ai benzinai in caso di mancata esposizione dei prezzi di benzina e diesel, e un bonus carburante per i lavoratori dipendenti.

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Sanzioni da 500 a 6mila euro

I gestori degli impianti di carburante che non comunicheranno i loro prezzi e non esporranno nel proprio punto vendita i prezzi medi calcolati dal ministero delle Imprese potranno essere puniti con sanzioni da 500 a 6.000 euro. «Dopo la terza violazione - si legge nel testo bollinato del decreto sulla trasparenza dei prezzi - può essere disposta la sospensione dell'attività per un periodo non inferiore a sette giorni e non superiore a 90 giorni». L'accertamento è affidato alla Guardia di Finanza e l'irrogazione delle sanzioni al Prefetto. 

Presso medio sul sito del ministero

Il prezzo medio dei carburanti, su base regionale, sarà pubblicato sul sito del ministero delle Imprese e del made in Italy, dispone il decreto sulla trasparenza dei prezzi in cui si precisa che «la frequenza, le modalità e la tempistica delle comunicazioni» saranno definite con decreto dello stesso Mimit «da adottarsi entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto».

I benzinai avranno poi altri 15 giorni per adeguare la cartellonistica presso ogni punto vendita, anche autostradale.

Bonus 200 euro ai dipendenti e bonus trasporti

Sempre secondo quanto previsto dal decreto sulla trasparenza dei prezzi, i datori di lavoro potranno elargire ai propri dipendenti bonus carburanti fino a 200 euro senza concorrere alla formazione del reddito dei lavoratori. Nel decreto viene specificato che la misura vale dal primo gennaio al 31 dicembre 2023. Gli oneri ammontano a 13,3 milioni quest'anno e a 1,2 milioni l'anno prossimo. 

Torna inoltre il bonus di 60 euro per pagare l'abbonamento per il trasporto pubblico locale e ferroviario, ma sarà destinato alle persone con redditi inferiori a 20mila euro (non più 35.000 euro come nella versione precedente della misura). Il buono reca il nominativo del beneficiario, è utilizzabile per l'acquisto di un solo abbonamento, non è cedibile, non costituisce reddito imponibile e non rileva al fine del computo del valore dell'indicatore Isee.


Ultimo aggiornamento: Domenica 15 Gennaio 2023, 10:24
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