Base Aviano, in stato di allerta: «State attenti a tutto e non parlate»

Base Aviano, in stato di allerta: «State attenti a tutto e non parlate»

di D.L.
PORDENONE - I venti di guerra del Medio Oriente soffiano anche nella base statunitense più importante del Mediterraneo, quella di Aviano. Il dipartimento della Difesa di Washington ha reso noto che le misure di sicurezza nelle installazioni dell'Useucom (Comando delle forze statunitensi in Europa) rimangono invariate con un livello di vigilanza costante, ma è chiaro che il clima non è quello di sempre. Già nelle ore successive al raid deciso dal presidente Donald Trump in Iraq, nel quale è rimasto ucciso il generale iraniano Soleimani, e alle conseguenti minacce di ritorsione di Teheran anche nelle strutture militari fuori dai confini americani è scattata l'allerta.

MINACCIA E a riprova che tra le truppe americane della base pordenonese l'attenzione è molto alta è anche un post diffuso ieri sul profilo Facebook della sessa Aviano Air Base. Stare allerta e molto attenti. Distruggere documenti - si legge nel messaggio rivolto sia al personale militare che a quello civile in servizio nell'aerobase del Pagliano e Gori - e non discutere di operazioni fuori dal lavoro. Nello stesso post si invitano i componenti del 31.Figther wing a contattare immediatamente il numero interno della base riferito alla cosiddetta Eagle eyes (una postazione di allarme) nel caso in cui si notino comportamenti sospetti da parte di qualcuno. L'avvertimento è chiaro: è vietato parlare di eventuali operazioni, date e tempistiche fuori dai luoghi di lavoro. Un rigoroso protocollo che scatta ogni volta in cui la base i coinvolta in operazioni internazionali. E a blindare ancora di più la struttura miliare è la stringata comunicazione diffusa ieri sera dal vertice del 31.Stormo di stanza ad Aviano. Per motivi di sicurezza qualunque attività operativa non viene resa nota.

I MOVIMENTI Ma già da sabato scorso sui cieli di Aviano si era notato un particolare traffico aereo. Velivoli da trasporto truppe - come gli Hercules C-130J - e arei cisterna - Kc-135, ne sarebbero atterrati quattro nel fine settimana - per il rifornimento in volo. Secondo fonti di stampa Usa, già un paio di giorni fa, erano state allertate le truppe dei paracadutisti della 173.Brigata aviotrasportata di stanza nella base di Vicenza. Truppe che, come avvenuto in passato sempre relativamente al teatro di guerra del Medio Oriente, utilizzano proprio le piste dell'aeroporto di Aviano per gli spostamenti. Secondo indiscrezioni i parà Usa potrebbero essere destinati al presidio dell'ambasciata statunitense di Beirut in Libano. Inoltre, uno dei due squadroni di F-16 di casa ad Aviano - il 555. Triple Nickel - si troverebbe già da qualche settimana sul fronte Mediorentale, forse ospite di una base americana in Kuwait. Ma con L'Iraq in rivolta contro gli Usa assume importanza strategica anche la base Usaf di Incirlik in Turchia, molto più vicina all'Iran.

    
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Gennaio 2020, 18:41
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