«Un detenuto del carcere di Bari di origini leccesi, in carcere per rapina e in attesa di giudizio, è evaso ieri sera verso le 22.30 dal policlinico cittadino, dove era stato condotto dopo aver ingerito una lametta». Lo rende noto Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa-Polizia Penitenziaria, che ha diffuso un comunicato.
«Mentre si sottoponeva ad alcuni prelievi ematici - prosegue De Fazio - avrebbe spintonato violentemente i due agenti di Polizia penitenziaria di scorta, avrebbe colpito con una violentissima testata una guardia giurata del policlinico e si sarebbe dato alla fuga cercando di dirigersi alla vicina fermata ferroviaria, dove però non sarebbe riuscito a entrare. Immediate sono scattate le ricerche della Polizia penitenziaria e delle altre forze dell'ordine, sinora tuttavia senza esito». Per De Fazio, in Italia siamo alla "disfatta del sistema: dopo le cinque evasioni nel solo mese di agosto scorso, i parti avvenuti in carcere, la sparatoria di Frosinone, quest'ennesima fuga di un detenuto non fa altro che confermare la disfatta del sistema penitenziario di cui il Ministero della Giustizia e il Governo dovrebbero prendere concretamente atto, anziché esercitarsi in vuoti proclami o, al più, ricorrere a palliativi. Ormai, come addetti ai lavori, ogni giorno ci chiediamo solo cosa e dove succederà, ma abbiamo assoluta certezza che qualcosa di grave accadrà e i fatti, nostro malgrado, ce lo confermano".
Si chiama Vincenzo Rossetti, rapinatore 39enne di Monteroni di Lecce, il detenuto che avrebbe ingoiato una lametta mentre era in una cella del carcere di Bari per farsi portare in ospedale e da lì tentare la fuga, cosa che poi gli è riuscita.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Settembre 2021, 11:39
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