In tre aggrediscono il titolare di un bar Lgbt. Tra di loro un poliziotto che urlava «noi siamo fascisti»

In tre aggrediscono il titolare di un bar Lgbt. Tra di loro un poliziotto che urlava «noi siamo fascisti»

Aggressione omofoba nei confronti del titolare di un bar Lgbt. Sono tre gli indagati per l'aggressione omofoba ai danni di Antonio Paladini, 42enne di Leverano, in provincia di Lecce, insultato e poi picchiato. Antonio si trovava all'interno del suo bar «Il barattolo del Sud».

Leggi anche > Roma, paura per una rapina in banca al Fleming: i carabinieri arrestano i banditi in strada 

Uno dei tre aggressori, 49enne e di Santa Maria Capua Vetere, è un poliziotto penitenziario che presta servizio a Parma. Tra le accuse, per uno dei tre uomini, c'è anche l'apologia del fascismo: il 69enne si sarebbe allontanato dal locale urlando «noi siamo fascisti».

La sera dell'aggressione, Antonio Paladini e una dipendente sono stati presi di mira dai tre clienti. Prima sono stati insultati con insulti omofobi, poi, dopo essere stati invitati ad abbondanare il locale, hanno accerchiato il titolare, lo hanno spinto e scaraventato su un tavolo.

Solo grazie all'intervento dei dipendenti di una pizzeria vicina, i tre sono fuggiti. 

La denuncia di Antonio è arrivata, inizialmente, tramite un post social, poi Paladini si è presentato in questura per una querela. Gli uomini della Digos, ricostruita la vicenda, hanno individuato i tre responsabili, tutti con un'età compresa tra i 49 e i 69 anni. Dovranno rispondere di percosse aggravate da futili motivi e da finalità discriminatorie. Per il più anziano dei tre ci sarà da rispondere anche di apologia del fascismo. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Agosto 2021, 19:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA