Lecce, avvocato offre lavoro: a processo la collega che fa ironia sul cognome

L'avvocato offre lavoro: a processo la collega che fa ironia sul cognome

di Claudio TADICINI
A quel post pubblicitario messo su Facebook da un avvocato per offrire la propria competenza a chiunque ne avesse avuto bisogno commentarono in tanti, anche colleghi di lavoro di varie zone d'Italia. Alcuni per rilanciare l'offerta, proponendo l'aggiunta di massaggi rilassanti, materassi in lattice, tv Lcd, tisane e mojito; altri soltanto per dileggiarlo a causa del suo cognome, facile oggetto di scherno.
E adesso per dieci di loro - tra cui anche una leccese è l'ora del processo. Sul banco degli imputati, nel procedimento che si è aperto lunedì a Trapani, con l'accusa di diffamazione in concorso c'è, infatti, anche l'avvocatessa Anna Maria Delli Noci, 53enne, civilista del Foro di Lecce.

A trascinarla in tribunale (insieme ad altri nove avvocati che commentarono dalla Sicilia, dal Lazio e dalla Calabria) è stato il suo collega trapanese Antonino Sugamele, 56enne, autore del post che scatenò sul social network una serie di commenti sarcastici e prese in giro legate come detto al cognome del professionista siciliano. La vicenda ha inizio nel 2014, quando l'avvocato Sugamele pubblicò su Facebook un post che recitava: La nostra esperienza il tuo successo. Sei indagato? Contattaci, troveremo insieme una soluzione. Un breve messaggio di pubblicità legale, dunque, in cui il siciliano offriva alle persone coinvolte in procedimenti giudiziari la propria competenza per risolvere il loro problema. Quell'annuncio, che in breve fece il giro del web, tuttavia, suscitò varie reazioni e risposte.

Un avvocato siciliano diede il via alla sfilza di commenti rilanciando l'offerta e rispondendo all'annuncio in modo irrisorio: Amico indagato, oltre a un'assistenza qualificata e personalizzata per risolvere i tuoi problemi, il nostro studio ti offre tisane e massaggi rilassanti, un materasso in lattice e un televisore Lcd 32 pollici. Ti garantiamo che l'indagine non sarà un tuo problema, ma di chi ha osato coinvolgerti. Altri professionisti, invece, se la presero col nome della sua famiglia. L'avvocatessa leccese, in particolare, utilizzando il proprio profilo personale, commentò la foto dello studio legale dell'avvocato Sugamele così: Intanto fossi in lui, comincerei ad avviare una pratica per la modifica del cognome...mi domandavo avrà avuto cinquanta incarichi di mutamento di cognome per dirsi specializzato nel settore? Io lo farei Ministro di Grazia e Giustizia.

Fu a questo punto che il professionista di Trapani ritenendo che quei commenti sarcastici e quelle altre esternazioni sui social avessero superato il limite di tollerabilità decise di querelare per diffamazione gli autori dei post che ledevano la sua immagine, tutti citati a giudizio diretto. Apertosi davanti ad un giudice onorario, il processo è stato rinviato al prossimo 14 marzo per essere riassegnato ad un giudice togato.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Febbraio 2019, 18:06
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