Quindici multe per l'Autovelox, «stangata da 2500 euro». Ma il cittadino fa ricorso e vince
di Domenico Zurlo
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Le peculiarità di questa storia sono due: la prima è che il ricorso, o meglio i 15 ricorsi, sono stati tutti accolti perché l’apparecchio «non era sufficientemente visibile e la segnaletica era lacunosa». La seconda è che il Comune, forse consapevole delle mancanze, non si è difeso e non si è costituito davanti al giudice di pace.
L’Autovelox era stato piazzato «proprio nel punto della strada dove il limite di velocità muta da 70 a 50 km/h», scriveva l’avvocato, Marco Maria Donzelli, nel ricorso: uno stratagemma «utile al Comune per fare cassa», secondo il legale. Peraltro la prima multa è arrivata al cittadino a due mesi dalla prima infrazione: particolare che ha di fatto impedito allo stesso di evitare di incappare in altre multe. Il ricorso vinto, quanto meno, lo ha salvato da una stangata enorme.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Giugno 2018, 13:43
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