Chi ha mentito sulle autocertificazioni rischia fino a 2mila euro di multa e fedina penale sporca. Sono in arrivo i primi decreti per i furbetti delle autocertificazioni, colore che hanno dichiarato il falso cercando di aggirare la legge. Il reato contestato è quello previsto dall’articolo 483 del Codice penale: falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
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La pena prevista va da due mesi di reclusione, ridotta e convertita in oltre duemila euro di multa. Il Sole 24 Ore chiarisce: «Non si tratta di una sanzione amministrativa, ma di una condanna convertita in multa che finisce nel casellario giudiziale».
Per la Corte di Cassazione le dichiarazioni sostitutive, se rese a un pubblico ufficiale, possono configurare il reato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico. La pena base indicata nei decreti penali di condanna è di due mesi di reclusione, ridotta per il rito e convertita in oltre duemila euro di multa. Trattandosi però di una sanzione penale, la mancata reclusione non comporta l'annullamento, ma resta comunque segnalato il reato nella fedina penale.
Ultimo aggiornamento: Domenica 15 Novembre 2020, 14:21
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