Bolidi, selfie e folla di turisti sulle strade della grande bellezza: corsa di auto d'epoca da Capri alla Penisola sorrentina

di Mario Fabbroni

Uno spettacolo nello spettacolo, in una delle zone più gettonate del Napoletano. Il weekend di sole è stato ulteriormente allietato dalla carovana degli oltre 40 equipaggi provenienti da tutta Italia che hanno dato vita alla Decima edizione della "Penisola Sorrentina", esibizione non competitiva di veicoli storici nata per celebrare nuovamente i fasti del Gran Prix di Capri (1956) e che si è snodata dall'isola azzurra lungo un percorso davvero suggestivo: Sorrento, Sant'Agnello, Conca dei Marini, Agerola, Gragnano, Castellammare di Stabia.

I soci del Rotary Club Isola di Capri (capitanato dal Presidente Ruocco e che hanno promosso la parte caprese dell'evento organizzato dall'Associazione Antiquariauto guidata da Agnese Di Matteo con il patrocinio ASI Italia) ritengono si tratti di "un autentico mix di storia, suggestioni e fascino paesaggistico. Le auto d'epoca sono uno degli esempi più incisivi del mito intramontabile della dolce vita e del gusto del bello, due peculiarità emozionali proprie dell'Isola di Capri".

Gli fa eco Agnese Di Matteo, presidente del prestigioso club napoletano Antiquariauto: "Bastava vedere i volti felici ed ammirati delle migliaia di persone che hanno seguito la corsa-esibizione a tappe durante i 4 giorni previsti anche sulle strade delle principali località della penisola sorrentina. Le auto d'epoca sono davvero un volano eccezionale per riportare il turismo a livelli di ottima qualità. Anche attraverso la fondamentale presenza della nostra attività sui social, oggi abbiamo consentito ad un numero sempre maggiore di appassionati di godere di uno spettacolo unico".
Vero. Le foto, i selfie, i commenti e le spiegazioni ricevute dagli esperti (come ad Agerola, nella foto sopra) hanno reso modernissima perfino la passione più antica per i motori. Anzi, d'epoca.