Aggredito autista bus. Ragazzo sale con un biglietto falso e lo prende a calci e pugni incitato da 30 coetanei

Momenti di paura ieri nella stazione delle corriere Mom di Treviso

Ragazzo sale sul bus con biglietto falso e prende a calci e pugni l'autista incitato dal branco di 30 coetanei

Sale sul bus e mostra all'autista un biglietto virtuale falso. Lui se ne accorge, gli chiede il documento d'identità per fare ulteriori verifiche e l'eventuale sanzione ma il ragazzo si ribella e lo aggredisce prendendolo a pugni e sberle. 

Il biglietto falso e l'aggressione all'autista

Attimi di paura ieri, 11 febbraio, attorno alle 18.30 nella stazione delle corriere Mom di Treviso, sul Lungosile Mattei. Il giovane era salito a bordo normalmente, sulla corriera 120 in direzione Vittorio Veneto. Aveva esibito il biglietto all'autista tramite il cellulare e alla contestazione del titolo di viaggio, ha iniziato prima ad alzare la voce e poi a picchiarlo con pugni e sberle al volto e alla testa dell'uomo. A spalleggiare il giovane in quell'escalation di violenza, una trentina di altri ragazzi. E, nel piazzale della stazione, a centinaia hanno visto la scena, qualcuno l'ha anche filmata con il proprio cellulare condividendola sui social

Gli autisti oggi

Autista e controllore, il ruolo di chi sta al volante delle corriere oggi è un "ibrido". Una volta che i passeggeri salgono a bordo, gli autisti devono verificare la presenza e poi anche la validità del titolo di viaggio dei passeggeri. E qualora sia necessario, possono anche chiedere un documento ai fini di verifica o per elevare una sanzione. Ci sono le macchinette dedicate alla convalida e alla lettura dei biglietti ma, non funzionano per quelli fatti tramite il cellulare che devono essere necessariamente controllati uno ad uno dagli autisti che, oltre a verificarne la presenza, devono anche assicurarsi che si tratti di titoli di viaggio idonei, reali e appartenenti a chi lo sta esibendo. Ed è proprio quello che l'autista del 120, ha fatto ieri con quel ragazzo: verificare se il suo titolo di viaggio fosse in regola. «Casi come questo si ripetono più volte, ormai troppo spesso - spiega Lorenzo Danieli del sindacato generale di base - Anche chiedere il biglietto ora è diventato un problema perché non puoi mai sapere come reagiscono.

Finché sono ragazzi da soli, si riesce in qualche modo a tenerli sotto controllo. Ma quando arrivano in gruppo a volte è impossibile gestire la situazione».  


Ultimo aggiornamento: Domenica 12 Febbraio 2023, 14:52
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