Auschwitzland, Selene Ticchi si difende: «Ho preso la prima maglietta che ho trovato»

Auschwitzland, Selene Ticchi si difende: «Ho preso la prima maglietta che ho trovato»
«Ho sbagliato, sto vivendo un periodo difficile della mia vita e non volevo sollevare un polverone simile. Ho preso la prima maglietta che ho trovato nell'armadio, ma i problemi dell'Italia sono altri». Si giustifica così Selene Ticchi D'Urso, la militante di Forza Nuova, già candidata a sindaco di Budrio (Bologna) e organizzatrice della rievocazione fascista della Marcia su Roma a Predappio, finita nella bufera per la t-shirt 'Auschwitzland'.

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La maglietta, ispirata a Disneyland ma con un campo di concentramento al posto del noto parco divertimenti, ha scatenato furenti polemiche. Nonostante Selene Ticchi fosse un organizzatrice dell'evento, i primi a prendere le distanze da lei sono stati i vertici di Forza Nuova, il movimento di estrema destra di cui fa parte, che hanno fatto sapere di averla sospesa. La vicenda non è andata giù neanche a Simone Di Stefano, leader di un altro movimento neofascista come Casapound, che ha attaccato ferocemente Forza Nuova. Intanto, nella levata di scudi generale, c'è stata una ferma presa di posizione anche da parte della Disney, che potrebbe adire alle vie legali.

Dopo aver cancellato i propri profili social, Selene Ticchi, intervistata dal Corriere della Sera, si è difesa così: «Ho sbagliato e chiedo scusa, ma ci sono t-shirt antifasciste che sono anche peggiori. Pensavo fosse solo black humour, non volevo mancare di rispetto a nessuno. Inoltre, credo che l'Italia abbia problemi più gravi, come dimostrano gli omicidi di Pamela Mastropietro e Desirée Mariottini».

Selene Ticchi, quindi, si dice pentita e spiega ancora: «Quella maglietta mi era stata regalata, credo l'abbiano comprata su Internet. Tra l’altro mi hanno fatto notare che il cancello è quello di Birkenau. Per quanto riguarda quei temi ritengo siano fatti storici avvenuti e non volevo mancare di rispetto a nessuno. Ci tengo a precisare anche un’altra cosa, ho partecipato al corteo ma sono rimasta fuori dal cimitero e dalla cripta di Mussolini. Ho rispetto dei morti. E a Predappio ero andata a titolo personale, senza rappresentare nessun movimento politico».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Ottobre 2018, 16:11
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