Prima su Facebook e Twitter, poi nei vari gruppi di WhatsApp (una segnalazione è arrivata anche alla redazione di Leggo), in tanti si sono chiesti, con smarrimento, come sia possibile che confezioni risalenti addirittura a cinque o dieci anni fa, avessero questa dicitura sull’etichetta a richiamare un virus che invece è esploso negli ultimi due mesi. Ma la verità è molto più semplice.
Per coronavirus infatti attualmente intendiamo il virus nCoV-2019, quello comparso nella regione intorno a Wuhan e che ha causato migliaia di contagi e centinaia di morti in Cina e non solo. Ma la “famiglia” del coronavirus ne comprende tantissimi altri, non ultimo la Sars, che qualche anno fa causò un’epidemia simile a quella che vi stiamo raccontando in queste settimane.

In altre parole, sarebbe corretto parlare dunque di virus nCoV-2019 e non di coronavirus, poiché il coronavirus è appunto il macrosistema che comprende quest’ultimo virus ma anche tanti altri, perfettamente curabili e che hanno un vaccino, a differenza dell’ultimo ceppo che fino a poco tempo fa era sconosciuto. Per questo da anni alcuni flaconi di gel per le mani o di altri igienizzanti, riportano questa dicitura: nessun complotto, nessuna presa in giro da parte dei “poteri forti” o delle case farmaceutiche, ma un semplice equivoco che si può curare (questo sì) con una sana dose di buona informazione.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Febbraio 2020, 17:04
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout