Colpo alla mafia di San Severo: blitz e arresti da Foggia a Milano. «Clan in guerra per la droga»

Colpo alla mafia di San Severo: blitz e arresti da Foggia a Milano. «Clan in guerra per la droga»
Colpo alla mafia di San Severo: una maxioperazione antimafia è partita nelle prime ore di questa mattina: ben 200 i poliziotti impiegati in mezza Italia, tra Foggia, Napoli, Milano, Salerno, Rimini, Campobasso, Pescara, Chieti, Teramo, Ascoli Piceno e Fermo. Le accuse sono associazione di tipo mafioso, estorsione, tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di droga, danneggiamento, reati in materia di armi, lesioni personali e tentato omicidio, tutte aggravate dalle finalità mafiose, contestate a diversi soggetti.

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Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Bari, su richiesta di quella Procura Distrettuale Antimafia. L'operazione, tuttora in corso, è condotta dalle Squadre Mobili di Foggia e Bari e dal Servizio Centrale Operativo e supportata da 30 equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine. 
Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi figurano elementi di primo piano delle famiglie mafiose di San Severo, tra i quali Giuseppe Vincenzo La Piccirella e Severino Testa, ritenuti ai vertici del clan 'La Piccirella', oltre a Franco e Roberto Nardino, a capo dell'omonimo clan.

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A quanto si apprende, gli indagati facevano spesso ricorso alla violenza per l'affermazione della propria leadership sul territorio, basata per gli investigatori anche sulla eliminazione fisica dei rivali. Nel corso delle indagini sono stati accertati diversi episodi a chiaro sfondo intimidatorio, come nel tentativo di estorsione ai danni di un commerciante, che si è visto danneggiare a colpi d'arma da fuoco l'abitazione, il negozio e l'auto. 

L'indagine coordinata dalla Dda di Bari ha evidenziato il ruolo dei clan di San Severo nel traffico di droga in Capitanata e la spartizione dei proventi illeciti ha creato tensioni tra i diversi gruppi malavitosi locali.
Le indagini sono partite nel 2015 dopo alcuni episodi di sangue a San Severo e successivamente gli inquirenti hanno accertato il traffico di stupefacenti gestito dai gruppi criminali locali, compresi i relativi canali di approvvigionamento dall'estero, anche dall'Olanda. È la prima volta - si apprende da fonti investigative - che viene contestata l'associazione di tipo mafioso (416 bis) alla criminalità organizzata di San Severo, riconosciuta come autonoma e indipendente rispetto alle organizzazioni mafiose di Foggia.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Giugno 2019, 10:35
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