L'Aquila, mazzette per gli appalti sulla ricostruzione: dieci arresti

L'Aquila, mazzette per gli appalti sulla ricostruzione: dieci arresti
L'AQUILA -  Dalle prime ore del mattino è in corso una vasta operazione del comando provinciale dei carabinieri che interessa L'Aquila, Pesaro, Urbino e Bari. Sono state eseguite 10 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari notificando contestualmente altri cinque provvedimenti di applicazione del divieto temporaneo di esercitare l'attività professionale. Le accuse sono di corruzione e altri reati nella gestione degli appalti pubblici relativi alla ricostruzione.

La nuova inchiesta giudiziaria che scuote la ricostruzione dell'Aquila a oltre otto anni dal tragico sisma coinvolge funzionari pubblici, professionisti e imprenditori, tra cui nomi eccellenti. Sarebbero complessivamente 35 gli indagati, tra cui le 10 persone poste ai domiciliari e le 5 interdizioni dall'esercizio dell'attività professionale disseminati in Abruzzo, Campania, Marche e Puglia. Secondo quanto si è appreso, le indagini dei Carabinieri dell'Aquila, coordinate dal procuratore capo Michele Renzo e dal pm Antonietta Picardi sarebbero scattate da spunti investigativi emersi da un'altra inchiesta. A inchiodare gli indagati sono intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che video e foto che dimostrerebbero le dazioni per vincere gli appalti. 

 A Teramo i carabinieri della compagnia hanno eseguito un'ordinanza cautelare ai domiciliari nei confronti di un imprenditore. È indagata una professionista. 

 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Luglio 2017, 11:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA