Aprilia: studente forse vittima di bullismo. Appassionato di soft air, poteva fare una strage

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di Giovanni Del Giaccio
I compagni di scuola hanno riferito che il ragazzo entrato questa mattina con le bottiglie molotov al "Rosselli" era vittima di bullismo. Un'ipotesi che è stata riferita anche ai Carabinieri che stanno valutando se risponda o meno a verità. I vertici dell'istituto e i familiari, stando a quanto si apprende, non si sono espressi in tal senso, mentre gli altri alunni parlano di episodi durante i quali il quindicenne è stato più volte deriso.

Un ragazzo con la passione per il soft air, tanto da essere iscritto a un'associazione, figlio di operai, che fino a oggi non aveva mai dato particolari problemi se non il pessimo rendimento scolastico che lo aveva portato alla bocciatura. Questa mattina è entrato a scuola con due zaini - uno sulle spalle e uno in mano - con all'interno otto bottiglie molotov perfettamente confezionate. Non sono deflagrate perché anziché benzina all'interno c'era liquido infiammabile "accellerante", forse di quello utilizzato per le stufe. 

La fattura delle bombe, il numero, il fatto che contenessero materiale metallico e avessero come innesco delle piccole cariche esplosive - tipo raudi - fa propendere per il fatto che potesse compiere una strage o comunque   fare molti più danni di quelli che si sono verificati nell'aula di informatica. Il caso è seguito dalla Procura presso il tribunale per i minorenni, il ragazzo è trattenuto nella caserma del reparto territoriale di Aprilia in attesa delle decisioni del magistrato. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Dicembre 2018, 14:28
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