Facoltoso anziano derubato dalla colf rumena, i parenti: «Spariti 2,3 milioni di euro»

La donna è accusata dai figli e dalla moglie dell'anziano facoltoso di aver raggirato l'uomo e di aver sottratto il patrimonio milionario: a lei, da testamento, spetta anche la casa di famiglia

Facoltoso anziano derubato dalla colf rumena, i parenti: «Spariti 2,3 milioni di euro»

di Niccolò Dainelli

Un'anziano facoltoso è stato derubato dalla colf. Questa è l'accusa choc che arriva dai figli e dalla moglie dell'uomo che, nel frattempo, è morto. Lei è una donna 45enne di origini rumene che da anni presta servizio alla famiglia, lui un imprenditore in pensione con un principio di decadimento cognitivo dovuto all'età (85 anni). e i parenti denunciano che la donna abbia rubato beni e proprietà per un valore di 2,3 milioni di euro

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La denuncia

 

Mercoledì 14 dicembre, davanti al giudice del tribunale di Varese per l'udienza preliminare, i figli e la moglie dell'uomo hanno denunciato il furto dell'ingente somma di denaro. Secondo l'accusa della famiglia di Tradate, la donna si sarebbe appropriata dei soldi dell'uomo, ormai incapace di intendere e volere. A prova del fatto ci sarebbero la stipula di una polizza vita dal valore di 500mila euro e prelievi di contante per un totale di 600mila euro, oltre all'inserimento della colf nel testamento a cui spetterebbe la casa di famiglia. E in giornata è arrivata anche la prima decisione sul caso, il decreto dispone infatti il rinvio a giudizio dell'imputata che dovrà risponde del reato di circonvenzione d'incapace per fatti che si trascinano nel tempo, secondo l'accusa, dal 2013. 

La difesa

Un patrimonio milionario secondo l’accusa incamerato dalla donna negli anni e che adesso vogliono riavere. Nel frattempo la 45enne è difesa dall’avvocato Luca Carignola che, in sede di udienza preliminare, ha contestato l’insussistenza del reato alla luce di due elementi difensivi ritenuti dal legale importanti perché complementari: l’uomo non è mai stato sentito, perché deceduto, e così non è stato possibile indagare quale fosse il vero rapporto fra le parti, facendo intendere che la cessione patrimoniale possa essere frutto di una libera decisione dell'uomo e non di un raggiro.

Ma per conoscere l'esito della disputa ci sarà da attendere. La prima udienza di fronte al giudice, infatti, è prevista per il 2 maggio 2023. 


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 20:56
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