Si difende e si proclama innocente Claudio Dettori, il 25enne accusato dell'omicidio di Antonio Fara, il barista trovato morto col cranio spaccato nel suo appartamento di via Livorno a Sassari, la mattina del 23 aprile 2021. «Riconosce le sue reponsabilità nell'omicidio di Antonio Fara?». «No, assolutamente, Antonio era un mio amico», ha risposto oggi alla prima domanda rivoltagli dal pm Giovanni Porcheddu, durante l'esame cui ha accetato di sottoporsi al processo in corso in Corte d'Assise a Sassari.
Assistito dall'avvocato Bruno Conti, il settimo dopo che sei colleghi hanno rimesso l'incarico, Dettori ha risposto alle domande del sostituto procuratore e dell'avvocato di parte civile, Simone Pisano. «Mi ospitava perchè gli avevo fatto pena, vivevo una situazione di difficoltà, dormivo all'aperto», ha spiegato davanti alla Corte presieduta dal giudice Mauro Pusceddu (a latere Giulia Tronci). Quindi il racconto delle ultime ore trascorse nell'appartamento di Antonio Fara, dove appunto era ospitato: «Sembrava una giornata come le altre. Poi lui mi ha detto che doveva uscire per incontrare delle persone, era preoccupato. Mi ha lasciato le chiavi di casa ed è andato via».
L'imputato ha detto di essere uscito più tardi, di essere rientrato l'indomani poco dopo l'alba e di aver trovato il cadavere del barista avvolto in una coperta. «Mi sono inginocchiato e ho provato a rianimarlo - ha raccontato - Ma qualcuno ha suonato il campanello e hanno cercato di sfondare la porta a calci.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Luglio 2022, 14:17
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