Mamma rinuncia alla chemio per far nascere il figlio: il dramma di Anna, morta a 44 anni

La donna aveva il timore che le cure potessero compromettere la sua terza gravidanza

Mamma rinuncia alla chemio per far nascere il figlio: il dramma di Anna, morta a 44 anni

di Niccolò Dainelli

Anna Evgrafova ha rifiutato la chemioterapia per paura di perdere il figlio. La donna, di 44 anni, malata gravemente di tumore voleva far nascere il bambino e alla fine ha dovuto arrendersi. È morta del cancro aggressivo che aveva deciso di non curare per non compromettere la gravidanza.  

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Il suo timore

Anna Evgrafova è deceduta all'ospedale di Avezzano, in provincia dell'Aquila. La donna di origini russe e parrucchiera di professione era già mamma di un ragazzo di 17 anni e di un bimbo di 3. Aveva scoperto di essere malata durante la terza gravidanza, ma si era rifiutata di sottoporsi alle cure. Il suo timore era quello che la chemio potesse danneggiare in qualche modo il bimbo che stava crescendo dentro di lei, nonostante i meidici le avessero consigliato di non interrompere le cure per evitare complicazioni. Lei, però, ha fatto vincere l'istinto materno e non ha voluto sentire ragioni, facendo nascere il suo terzo figlio. 

La nascita e la morte

Il piccolo è nato circa sei mesi fa in perfette condizioni di salute, ma le condizioni di sua mamma sono gradualmente peggiorate, precipitando in maniera decisiva già dallo scorso agosto. Il decesso è avvenuto lunedì 13 marzo e i funerali si sono svolti nel pomeriggio di oggi, mercoledì 15 marzo, nella Cattedrale di Avezzano con partenza dalla Casa Funeraria Rossi.

Il cordoglio social

In tanti sui social network hanno voluto ricordare la donna con messaggi di cordoglio commoventi. Dopo essere giunta tanti anni fa dalla Russia, ad Avezzano aveva conosciuto Riccardo e i due si erano sposati, dando alla luce due bambini, quello dell'ultima gravidanza e quello che oggi ha 3 anni.

Il 17enne, invece, era frutto di una relazione precedente. «Non potrò dimenticare mai la tua discrezione e la tua dolcezza… tante volte guardandoti ballare o incontrandoti per strada ho pensato fra me e me: "che donna bellissima!". Un giorno mi facesti i capelli…e approfittammo di due chiacchiere davanti ad un caffè… quanto sgomento in questo momento», ha scritto Gina sui social per un ultimo saluto.

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Come Chiara Corbella Petrillo

Un caso molto simile a quello di Chiara Corbella Petrillo. La donna, citata nel discorso di Giorgia Meloni prima del voto di fiducia, era una romana che dopo aver perso alcuni figli durante la gestazione decise, dopo che le diagnosticarono un male tremendo, di rinunciare alle cure per far nascere sano il suo bambino. Una donna che è stata un grande esempio, che ha seguito in tutta Italia, soprattutto a Roma e nei confronti della quale è in corso un processo di beatificazione. Dopo due gravidanze andate male che Chiara e suo marito Enrico hanno comunque deciso di portare a compimento, ecco la terza: quella di Francesco. E finalmente tutto va per il meglio: le ecografie confermavano la salute del bimbo che cresce forte e sano. Ma al quinto mese arriva una nuova croce. A Chiara viene diagnosticata una brutta lesione della lingua e dopo un primo intervento, i medici le dicono quello che non avrebbero mai voluto dirle: ha un carcinoma. Nonostante questo, Chiara ed Enrico hanno combattuto ancora, uniti, forti, insieme per difendere il loro Francesco. Non hanno avuto dubbi e hanno deciso di portare avanti la gravidanza mettendo a rischio la vita della mamma. Chiara, infatti, solo dopo il parto si è potuta sottoporre a un nuovo intervento chirurgico più radicale e poi ai successivi cicli di chemio e radioterapia. E, alla fine non ce l'ha fatta, proprio come Anna.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Marzo 2023, 19:43
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