Animali torturati, l'esperto Federico Coccìa: «Sono menomazioni fatte solo per estetica, l'animale soffre molto»

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di Valeria Arnaldi

Federico Coccìa, veterinario, ricercatore all'università di Teramo, già presidente del Bioparco di Roma, quanto è ampio il mercato delle amputazioni clandestine ai cani?
«Nessuno lo sa. Da quello che si vede, la richiesta di cani con orecchie mozzate è ancora forte. Chi accondiscende è complice di tale malvagità».


Che conseguenze hanno le amputazioni di orecchie e coda nei cani?
«Sono molto dolorose. Non solo. Un cane senza la sua coda perde l'equilibrio corporale. Durante un salto la coda diventa un timone. La natura ha previsto i padiglioni auricolari perché il cane ha bisogno di captare più onde sonore. Molte delle orecchie sono ripiegate per coprire il condotto uditivo. Se le tagli, il cane sente meno e l'orecchio rimane senza protezione».


Perché vengono fatte le amputazioni?
«Solo per motivi estetici. In un cane corso o un dobermann l'orecchio tagliato a punta rende l'aspetto più aggressivo. Ma non è l'orecchio che rende il cane dominante».


Cosa si può fare per frenare il fenomeno?
«Denunciare. Se si vede un cucciolo con le orecchie tagliate, bisogna denunciare subito. Molti però non lo fanno».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Giugno 2021, 08:35
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