Ancona, bengalese trovato nudo nel letto di una ragazza di 12 anni: «Non ricordo nulla, ero troppo ubriaco»
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Difeso dall’avvocato Pietro Sgarbi, il 38enne – di professione operaio - è riuscito a dire al gip Carlo Cimini solamente poche parole. Non sarebbe stato in grado di ricostruire l’accaduto perché non ricorda nulla. L’alcol ingurgitato durante la notte del fatto contestato dal pm Ruggiero Dicuonzo gli avrebbe annebbiato completamente la memoria, cancellandogli ogni dettaglio dalla mente. Il gip ha convalidato l’arresto ma si è riservato sulla misura cautelare da adottare nei confronti del bengalese. È probabile che possa rimanere dietro le sbarre, come del resto chiesto dal pubblico ministero. Se, infatti, il gip disponesse i domiciliari, c’è il rischio che il 38enne torni in quell’abitazione, nel quartiere Archi, in cui sono andati in scena gli abusi rilevati dalla procura.
Stando a quanto emerso, infatti, l’uomo e la sua famiglia (figli compresi) dividevano da tempo l’appartamento dove vive un altro nucleo di bengalesi, quello composto dalla 12enne e dai suoi genitori. Proprio sulla minore, l’operaio avrebbe riversato le sue morbose attenzioni, una volta tornato a casa nella notte tra martedì e mercoledì notte. Da quanto emerso finora dalle indagini svolte dalla polizia nel più stretto riserbo, ha varcato la soglia dell’appartamento completamente annebbiato dall’alcol per poi intrufolarsi quasi completamente nudo nel letto dove stava dormendo 12enne.
La procura contesta un tentato di approccio, ma non un rapporto sessuale completo. A bloccare il bengalese sono stati i genitori della minore, allarmati da alcuni rumori che provenivano dalla sua stanza. Immediata la chiamata al 113, con l’arrivo sul posto delle Volanti. L’uomo è stato portato in questura per i rilievi di rito e poi per procedere al trasferimento a Montacuto.
Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Novembre 2019, 13:37
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