Ana, la moglie continua a difendere il marito assassino: «Mi amava, lo ha fatto per paura di perdermi»

Uccide l'amante incinta, la moglie continua a difenderlo: «Mi amava, lo ha fatto per paura di perdermi»

di Alessia Strinati
Maria Cagnina continua a difendere il marito Antonio Borgia, l'uomo che ha confessato l'omicidio di Ana Maria di Piazza, la giovane amante incinta di tre mesi a Partinico (Palermo). La donna ha trovato milla attenuanti al suo uomo, dichiarando che non ha alcuna intenzione di abbandonarlo.

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Intervenuta a Quarto Grado la Cagnina ha non solo screditato la denuncia per maltrattamenti della ex moglie, dicendo che si sarebbe trattato solo di difesa da parte del marito, ma ha sostenuto che il rapporto tra Ana e il marito fosse basato solo sul sesso e che il bimbo potrebbe anche non essere stato suo. La donna durante l'intervista ha spiegato che sarebbe stata anche disposta a tenere lei il bambino di Ana se fosse stato del marito, ma poi aggiunge: «Ma Ana in paese la conoscevano tutti...», lasciando intendere qualcosa che poi non chiarisce.

Maria poi prosegue giustificando Borgia: «Antonio aveva troppa paura che il mio amore, la dedizione e la fiducia per lui venissero a mancare. Mi amava la paura più grande era di perdere me e la sua famiglia. È una situazione che è sfuggita di mano». Ribadisce più volte che Antonio amasse solo lei, che lei è sempre stata convinta del loro amore, e che la relazione con Ana fosse basata solo su sporadici incontri sessuali. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Dicembre 2019, 18:33
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