Amministrative, in Lombardia centrodestra pigliatutto. Il Pd fa la conta dei danni

Amministrative, in Lombardia centrodestra pigliatutto. Il Pd fa la conta dei danni

di Elisa Straini
Tutti e tre i capoluoghi chiamati a rinnovare l'amministrazione, Monza, Como e Lodi e per la prima volta anche Sesto San Giovanni. Il centrodestra in Lombardia vince nei principali Comuni dove domenica si è votato per il ballottaggio delle amministrative.

A Monza il nuovo sindaco è Dario Allevi che con il 51,33% supera quello uscente, Roberto Scanagatti. A Como invece si afferma Mario Landriscina (52,68%) contro Maurizio Traglio, mentre Lodi, commissariata dopo la vicenda giudiziaria che ha coinvolto l'ex sindaco Pd Simone Uggetti, elegge Sara Casanova (56,90%), che supera al ballottaggio Carlo Gendarini.

La vittoria storica per la coalizione di centrodestra è però quella di Sesto San Giovanni. Alla guida dell'ex Stalingrado d'Italia ora c'è Roberto Di Stefano, candidato da Forza Italia, Lega e FdI, che con il 58,63% dei voti ha avuto la meglio sul sindaco uscente Monica Chittò. Ad ammettere la sconfitta sono gli stessi responsabili locali del Pd: «Non ci nascondiamo dietro un dito», ha commentato ieri il segretario regionale Alessandro Alfieri, convinto però anche che si debba subito «voltare pagina» per lavorare al prossimo appuntamento, quello con le elezioni regionali del 2018, sempre che non si vada al voto prima. Ma l'ipotesi sembra più remota rispetto a qualche settimana fa. Il responsabile per l'area metropolitana, Pietro Bussolati parla di un «risultato lontano da quello atteso» e invita a riflettere sulla necessità di un centrosinistra meno litigioso. E anche secondo il sindaco Beppe Sala, che dopo il primo turno si era speso in campagna elettorale a fianco di Monica Chittò, il centrosinistra nell'ultimo anno «non ha dato un bello spettacolo».

In casa centrodestra tra gli altri esulta invece il governatore Roberto Maroni: «La vittoria nei comuni lombardi - ha sostenuto - è la vittoria del modello Lombardia, cioè di una coalizione ampia che va da FdI ad Ap, passando per Lega e FI. Insomma «l'unione fa la forza» e per Maroni il voto di domenica dimostra una volta di più che per il centrodestra quella è la formula che dà «garanzia di successo».
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Giugno 2017, 08:52
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