Amerigo Vespucci, compleanno per il veliero più bello del mondo

Amerigo Vespucci, compleanno per il veliero più bello del mondo

di Domenico Zurlo

La nave più bella del mondo compie 90 anni. Era il 22 febbraio del 1931 quando nei regi cantieri di Castellamare di Stabia vide la luce l'Amerigo Vespucci, l'unità più ammirata della Marina Militare Italiana: una lunghissima storia per quella che non è solo una nave ma un simbolo del nostro Paese e del Made in Italy.

 

Lunga 101 metri, tre alberi, 26 vele, lo scafo bianco e nero con fregi in oro, leghi e ottoni, la definizione di nave più bella del mondo la deve a una portaerei americana, la USS Independence, che la incrociò nel 1962.


Nei suoi 90 anni di vita la Vespucci è entrata nella storia non solo italiana: era a Trieste alla riconsegna della città all'Italia nel 1954, nel '60 portò la fiaccola olimpica dal Pireo a Siracusa per le Olimpiadi romane, e nel '68 risalì a vela il Tamigi per ormeggiare a Londra. Nel 2020 era previsto il giro del mondo, annullato però per il Covid e sostituito da una campagna di addestramento: due mesi di navigazione senza toccare alcun porto.


Per il suo 90° compleanno, per via della pandemia, non ci sarà una grande festa: diversi video saranno postati sui social per raccontare la storia di quella che non è solo una nave ma anche un importante strumento formativo. «Da 90 anni il Vespucci ha come obiettivo insegnare agli allievi ufficiali dell'Accademia navale di Livorno a fare squadra», le parole di Gianfranco Bacchi, il comandante numero 122, uno degli unici tre nella storia ad avere superato l'anno di comando.


Durante le campagne di addestramento l'equipaggio, 264 militari, viene integrato a tutti gli effetti dagli allievi e dal personale di supporto dell'Accademia, arrivando a quota 400. «Manovrare migliaia di metri quadrati di vele, chilometri di cime implica un grandissimo lavoro di squadra, per governare il timone servono otto persone - aggiunge Bacchi - Grazie all'osmosi fra emozioni, lavoro, fatica e sacrificio gli allievi si danno un nome, si assegnano una bandiera». Un passaggio cruciale per la formazione dei giovani ufficiali, a bordo di una nave che è un pilastro dell'Italia.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Febbraio 2021, 15:11
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