Amatrice, il sindaco Palombini: «Lettere ad anziani dall'Inps per restituzione assegno post terremoto»
di Fabio Calcioli
Per questi anziani, quindi, lo Stato non ha sopportato costi per costruirgli una Sae e neanche per pagargli il Cas. Ora succede che stanno arrivando a questi anziani, dopo due anni e mezzo, lettere dell’Inps che chiedono la restituzione dell’assegno, anche in ‘comode’ rate mensili. Una lettera che ho avuto modo di leggere si riferisce ad un periodo di soli 4 mesi, ma per chi si trova nella Rsa fin dalla data del sisma la cifra da restituire si aggira intorno ai 15.000 euro. Tradotto, ciò significa che in termini di ‘assistenza’ post sisma alla popolazione il lessico disumano della burocrazia si è mosso come nel film ‘Tempi moderni’ di Chaplin, secondo la catena di montaggio che prevede l’invio massivo di comunicazioni senza che l’Uomo, che è dietro la macchina burocratica, si soffermi a valutarne la portata, perché qui stiamo parlando di persone, anziane, che non hanno più casa, lontane dalla famiglia, e per le quali i parenti si sobbarcano spese e viaggi per stargli comunque vicino e dargli assistenza. Anche io sono un rappresentante delle Istituzioni, ma di questi atti me ne vergogno, e cercherò, pur se la legge è legge, di interloquire con gli Organi centrali competenti perché facciano uno sforzo di umanità”.
Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Novembre 2018, 09:41
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