La sfida dell'Alto Adige: da oggi all'11 maggio riapre tutto. Il presidente Kompatscher: «Siamo autonomi» Le regole

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Coronavirus, riapre tutto in Alto Adige da oggi. Approvata nella notte la legge provinciale che fissa autonomamente tempi e modi ripartenza Bolzano. Il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano ha approvato nella notte, con 28 sì, 6 astensioni e un voto contrario, la legge che determina le misure per il contenimento del contagio del coronavirus e «la ripresa graduale delle libertà di movimento delle cittadine e dei cittadini, delle attività economiche e delle relazioni sociali».

Il disegno di legge era stato approvato la scorsa settimana dalla giunta provinciale. Dopo che la prima fase dell'emergenza è stata affrontata in modo unitario in tutto il territorio nazionale, «la Provincia vuole affrontare questa Fase 2 all'insegna dell'applicazione della nostra autonomia», ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher. «Al centro mettiamo la sicurezza e il senso di comunità. Questa Fase 2 e la ripartenza possono avere luogo solo se tutti si attengono alle regole. Confidiamo pertanto nell'autodisciplina e nel senso di responsabilità dei cittadini», ha aggiunto.

La nuova legge entra in vigore da oggi e prevede la libertà di movimento sul territorio regionale senza autocertificazioni. A decorrere dall'entrata in vigore è prevista la ripresa delle attività economiche, con la riapertura delle attività commerciali, produttive industriali e artigianali.

A decorrere dall'11 maggio, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza, possono riaprire «le attività inerenti servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti» ed anche i servizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Dalla stessa data saranno riprenderanno piena attività anche i musei e le istituzioni culturali comprese biblioteche e centri giovanili.

Le medesime dimensioni dei gruppi (4 per i bambini al di sotto dei 6 anni e 6 al di sopra di questa età) valgono anche per il cosiddetto servizio di emergenza negli asili e nelle scuole primarie dove viene offerta un'assistenza di mezza giornata senza il vitto. Ulteriori dettagli verranno illustrati nell'ambito di una specifica delibera che verrà adottata prossimamente da parte della Giunta provinciale. Per quanto riguarda i maturandi può essere offerta dalle scuole una consulenza didattica per gruppi composti al massimo da 6 studenti con un distanziamento minimo tra loro di 2 metri. Le scuole professionali possono nuovamente organizzare i praticantati previsti per la qualificazione professionale.

Oltre alle norme generali che si applicano a tutte le attività economiche, la legge prevede anche norme specifiche che si applicano a ciascun settore interessato. La ripresa di tutte le attività economiche è subordinata al rispetto di una distanza di sicurezza di almeno due metri tra le persone, alla copertura di bocca e naso per il personale e i clienti in caso di contatti inferiori ai due metri e al rispetto delle norme igieniche e di pulizia. Nelle aree di ingresso e di uscita, nei servizi igienici e nel maggior numero possibile di posti deve essere messo a disposizione del disinfettante. Per evitare una densità di persone troppo elevata nelle stanze e nelle aree, alle attività economiche si applica la cosiddetta regola di 1/10, secondo la quale viene definito un rapporto tra superficie e numero massimo possibile di persone.

Nei negozi 10 metri quadrati per persona
I proprietari o gli utenti delle aree sono obbligati a garantire la disponibilità di dieci metri quadrati di spazio per persona. Questo è l'unico modo per evitare affollamenti e consentire a ciascuno di osservare la regola della distanza. La regola di 1/10 non viene applicata nel settore della ristorazione.

Tutti i negozi e le attività commerciali possono riprendere l'attività con l'entrata in vigore della legge. Si prescrive l'uso di guanti monouso principalmente alla vendita e all'acquisto di alimenti. Le aree di cassa devono essere separate con un dispositivo di protezione. L'accesso al negozio deve essere scaglionato. Gli orari di apertura possono essere prolungati a questo scopo fino al massimo alle ore 22. Ad eccezione dei piccoli negozi fino a 50 metri quadri, si applica la regola di 1/10. Ciò significa che in un negozio al dettaglio può essere presente un solo cliente ogni 10 metri quadri.



Le regole nei parrucchieri e nei saloni di bellezza
I saloni di parrucchiere e i saloni di bellezza possono riprendere le attività a partire dall'11 maggio. Poiché in questi casi operatore e cliente si trovano a meno di un metro di distanza l'uno dall'altro per un periodo di tempo più lungo, il primo deve utilizzare una maschera Ffp2. Questo requisito è generalmente previsto in generale in tutte le situazioni di prossimità. Personale e clienti non devono avere febbre, da misurarsi sul posto. Entrambi devono utilizzare guanti monouso.


Nei cantieri: temperatura misurata ogni giorno
Le attività produttive sono già generalmente consentite e i lavori nei cantieri sono già in corso. Anche in questo caso si applicano le norme generali della legge. Secondo la nuova legge provinciale, in futuro si distinguerà tra tre zone, una zona verde (lavoro all'aperto a più di tre metri di distanza tra i lavoratori, veicolo aziendale con un dipendente), una zona gialla (zona parzialmente coperta e ben ventilata ad almeno un metro di distanza, veicolo aziendale con più dipendenti) e una zona rossa (lavoro in interni non ventilati, sospetto contagio da coronavirus di un dipendente). Tranne che nella zona verde, la protezione della bocca è obbligatoria ovunque. Il datore di lavoro è tenuto a misurare giornalmente la temperatura corporea di ogni lavoratore prima di entrare nel cantiere o a far confermare l'assenza di febbre mediante autodichiarazione. Inoltre, ci sono obblighi di disinfezione per i lavoratori e per i servizi igienici del cantiere.

Ristoranti e bar: le regole da seguire
L'11 maggio anche la gastronomia può riaprire. Nei ristoranti e nei bar non sono ammessi più ospiti di quanti siano i posti a sedere. I tavoli devono essere disposti in modo che la distanza tra le persone sia di due metri. I membri della stessa famiglia che vivono insieme sono esenti da questa regola. La distanza può essere minore se tra le persone vengono installati dispositivi di separazione adeguati per prevenire il contagio tramite le goccioline veicolo dell'infezione. Solo a tavola si può fare a meno della protezione respiratoria.
Il personale di servizio deve utilizzare maschere di tipo Ffp2. La disinfezione delle mani è obbligatoria prima e dopo l'uso della toilette.


«SIAMO AUTONOMI»
«La Provincia di Bolzano intende affrontare questa Fase 2 all'insegna dell'applicazione della nostra autonomia», ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher dopo l'approvazione della legge provinciale che accelera le riaperture. «Al centro mettiamo la sicurezza e il senso di comunità. Questa Fase 2 e la ripartenza possono avere luogo solo se tutti si attengono alle regole. Confidiamo pertanto nell'autodisciplina e nel senso di responsabilità dei cittadini», ha aggiunto. L'andamento dell'epidemia, che in Alto Adige ha portato ad avere un indice di contagio R0 al di sotto dell'1, è stata secondo il governatore la pre-condizione per arrivare a fissare le regole locali per la ripartenza. Nuove regole che si sono rese necessarie sia per le famiglie che per l'economia, «un settore che con il lockdown ha subito conseguenze che non possono essere sottovalutate». L'impatto di questa crisi, ha aggiunto Kompatscher, sarà nettamente superiore alla crisi finanziaria del 2008. È quindi necessario consentire nuovamente la ripartenza della vita sociale ed economica in una «modalità sicura». «Dopo che Roma per settimane non ha ascoltato le richieste per una differenziazione regionale delle misure, abbiamo deciso di intraprendere il nostro percorso legislativo».
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Maggio 2020, 10:18
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