Nubifragi, fiumi esondati, due morti e un disperso. Emilia in emergenza

Dalla siccità all’emergenza in 24 ore. Case e strade sott’acqua, centinaia di sfollati

Nubifragi, fiumi esondati, due morti e un disperso. Emilia in emergenza

di Valeria Arnaldi

Mesi di siccità. Poi, negli ultimi due giorni e, soprattutto, nelle ultime 24 ore, una pioggia così intensa da far esondare i fiumi, provocare frane e smottamenti, costringere molti – circa 500 persone - ad abbandonare le case, per precauzione o necessità, a causa dei piani inferiori resi inagibili dall’acqua.

Ci sono anche due vittime nel bilancio del maltempo, che si è abbattuto sull’Emilia-Romagna, soprattutto nell’area a cavallo delle province di Bologna e Ravenna. A Castel Bolognese, uno dei luoghi più colpiti in provincia di Ravenna – insieme a Conselice e altri centri interessati dalle esondazioni di Senio e Sillaro - a perdere la vita è stato Remo Bianconcini, 80 anni, travolto dalla piena mentre si trovava in bicicletta lungo gli argini del Senio, in una zona interdetta. Probabilmente, è morto annegato. A Fontanelice, sulla collina imolese, invece, il corpo di Enrico Rivola, 74 anni, è stato ritrovato sotto le macerie, a seguito di una frana. Nella stessa zona, ci sarebbe anche un disperso.

«Sono caduti più di 140 millimetri di acqua, circa un quinto di quello che normalmente è la media nazionale, un valore davvero importante su un territorio già provato da mesi di siccità e che ha creato un’importante via di scorrimento» ha spiegato il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.

In molte aree le scuole sono rimaste chiuse e, a causa di esondazioni e allagamenti, sono state chiuse più strade e sono stati fermati i treni. Il problema ha riguardato soprattutto gli affluenti del fiume Reno, da mesi ai minimi storici di portata: un altro effetto del cambiamento climatico, che forse, però, in questo caso, ha impedito ulteriori tragedie.

In sole 24 ore, fiumi che prima erano quasi alla soglia di siccità hanno superato il livello di guardia. A Faenza, altro centro fortemente colpito, che nella notte ha contato circa cinquanta sfollati, inclusi vari bambini, oggi le scuole riapriranno. Diversa la situazione di Bagnacavallo e Medicina, dove i soccorsi hanno dovuto impiegare i gommoni per recuperare persone rimaste bloccate in casa. «Abbiamo portato in salvo alcune persone, altre vogliono restare. Manca l’elettricità, hanno bisogno di cibo e powerbank per caricare i cellulari», hanno raccontato due privati che hanno portato aiutato con una canoa, navigando tra gli edifici. E ora, a preoccupare, è il pericolo di frane. «Nelle prossime ore - secondo Curcio - ci sarà l’abbassamento dei livelli dell’acqua e dunque dovremo attenderci fenomeni di tipo idrogeologico. Dobbiamo monitorare con attenzione» la situazione.

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Maggio 2023, 06:00
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