Alfie, Beppino Englaro: "I genitori devono avere il diritto di portarlo al Bambino Gesù"
di Enrico Chillè
Alfie, l'annuncio di papà Thomas: "Ha resistito respirando da solo e senza nutrimento assistito per 36 ore". I medici: incredibile
Il caso va avanti da giorni: i giudici e i medici hanno deciso, contro la volontà dei genitori, l'interruzione della ventilazione meccanica di Alfie, negando però la possibilità di trasferirlo all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Per favorire i genitori, al piccolo è stata anche concessa la nazionalità italiana, ma nonostante i tanti appelli del papà Thomas dalle autorità britanniche, finora, non c'è stata alcuna apertura. Beppino Englaro, intervistato da Maria Novella De Luca per Repubblica, si è detto contrario a questo sistema normativo: «Ci sono leggi diverse, sui minori in Gran Bretagna la decisione spetta a medici e giusti, a differenza dell'Italia, dove il biotestamento prevede che la scelta sia dei genitori. Non dobbiamo farne un conflitto tra Stati, è una guerra di fazioni grottesca, come quella di Eluana, con la pesantissima ingerenza della Chiesa».
Beppino Englaro si definisce molto critico nei confronti del governo inglese: «Chi deve decidere quando e come mettere fine alle sofferenze di chi non può esprimersi? Sapevo cosa voleva Eluana e mi sono battuto perché potesse morire secondo la sua volontà. Il desiderio dei genitori di Alfie va rispettato, anche se la loro scelta potesse rivelarsi sbagliata. I medici dicono che la vita di Alfie è destinata ad essere breve e dolorosa, ma i genitori preferiscono un percorso palliativo in Italia. Perché ostacolare così la loro pazienza?».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Aprile 2018, 14:55
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