L'attesa svolta è arrivata nella notte: i carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Alessandria, hanno eseguito il fermo disposto dalla Procura del presunto responsabile dell'omicidio di Norma Megardi. Si tratta di un uomo della zona, condotto in carcere, nella casa circondariale Cantiello e Gaeta verso le 2.30 che ha successivamente confessato il delitto e nel corso dell'interrogatorio «ha agevolato il sequestro di ulteriori reperti». Già oggi è prevista l'udienza di convalida del fermo dal gip.
La pensionata, residente a Sale, 74 anni, era scomparsa nel pomeriggio di lunedì e la sua auto, contenente resti umani, era stata rinvenuta bruciata nello stesso giorno, durante le operazioni di spegnimento di un incendio, in zona cascina San Pio, nel paese di Isola Sant'Antonio.
Due gli avvocati che assistono l'indagato, arrivati alla caserma Scapaccino, dov'era presente anche il magistrato che ha disposto il fermo. L'auto in questione, un'utilitaria Opel acquistata da poco da Megardi insieme al marito, era andata sostanzialmente distrutta dalle fiamme nella zona boschiva, sugli argini del Po, salvo che per alcuni numeri di targa rimasti leggibili.
La scomparsa
Norma Megardi, intestataria con il marito della vettura, era uscita dalla sua casa di Sale per delle commissioni quella stessa giornata, nel tardo pomeriggio, ma non aveva più dato sue notizie, sembrava scomparsa. Tutto il paese si era impegnato per risolvere il giallo, a partire dalla polizia locale, che aveva fornito le immagini dell'impianto di videosorveglianza, sperando di aiutare a ricostruire i movimenti dell'auto e dell'anziana stessa. Le indagini dei carabinieri si erano poi estese all'attività di affitto di terreni che la donna, proprietaria di alcuni appezzamenti, gestiva in prima persona.
Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Giugno 2022, 14:42
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