Aldo Moro, devastata la lapide del monumento in suo onore e della sua scorta

Aldo Moro, devastata la lapide del monumento in suo onore e della sua scorta

di Simone Pierini
Devastata, in terra. Fatta a pezzi. Un gesto indegno alla memoria di Aldo Moro e agli uomini della sua scorta uccisi dalle Br. La lapide posta di fronta al monumento in loro onore, nella piazza di Bari che porta proprio il nome di Aldo Moro, è stata distrutta. La denuncia «con sdegno» arriva dal presidente del Consiglio regionale della Puglia Mario Loizzo. Non si conoscono le finalità e i responsabili del gesto «che può avere tante origini - sottolinea - ma che resta sotto ogni aspetto inaccettabile e stupidamente barbaro».

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Per il presidente Loizzo «occorre ripristinare al più presto l'integrità di un importante simbolo storico, nel centro della città, ma questo atto si inserisce in un quadro di generale degrado di una zona importante del capoluogo, davanti alla stazione centrale. E un nuovo esempio inaccettabile di una situazione assolutamente invivibile, a danno dei residenti e di chiunque si trovi ad attraversare la zona. Di sera, tanto piazza Moro che piazza Umberto - continua Loizzo - si trasformano in una terra di nessuno, soggetta a violazioni, vandalismi, reati di vario genere. Questo non può accadere». Il presidente dell'assemblea pugliese sollecita «maggiore controllo, a tutela del rispetto delle leggi e delle regole civili. Torno a chiedere che il monumento a Moro venga riparato rapidamente e sottoposto ad una vigilanza assidua».

Intanto l'amministrazione comunale di Bari, dopo aver registrato la segnalazione dell'atto vandalico ai danni della lapide dedicata allo statista pugliese Aldo Moro, posizionata in un'aiuola, ha disposto l'intervento di rimozione e l'immediato ripristino, che avverrà già nella giornata di domani. «Lo scellerato atto vandalico che ha danneggiato la lapide dedicata ad Aldo Moro è sintomo dell'assoluta mancanza di rispetto per i beni comuni e della scarsa conoscenza della storia del nostro Paese», commenta amareggiato il sindaco Antonio Decaro.

«Per questo motivo è ancora più importante ripristinare già domani la lapide che non è soltanto un simbolo fisico ma la testimonianza del ricordo di un uomo e di un personaggio politico integerrimo, che con la sua coerenza e il suo operato ha segnato profondamente la storia dell'Italia tutta. Di fronte al ripetersi di gesti vandalici ai danni della cosa pubblica e dei monumenti cittadini - continua - è necessario sostenere con forza la proposta di legge per l'educazione alla cittadinanza attiva promossa dall'Anci con l'obiettivo di educare i nostri ragazzi fin dai primi cicli scolastici al senso di responsabilità e al rispetto reciproco e di promuovere lo sviluppo civico e il valore della memoria a vantaggio dell'intera comunità».
Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Ottobre 2018, 19:48
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